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Governo, tensione con Inps: per Salvini “Boeri attacca tutto, si dimetta”

Tito Boeri: il presidente Inps parla di “negazionismo economico”. La Ragioneria ha chiesto la “clausola di monitoraggio” sugli effetti del decreto Dignità.

Forti polemiche tra Inps e Governo sul decreto Dignità. In tale contesto si inserisce l’attacco del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al presidente dell’ente previdenziale, Tito Boeri, invitandolo alle dimissioni: “Il presidente Boeri -dichiara Salvini- continua a dire che la legge Fornero non si tocca, che gli immigrati ci servono perchè pagano le pensioni, che il decreto Dignità crea disoccupazione. In un mondo normale, se non sei d’accordo con niente delle linee politiche, economiche e culturali di un Governo, ti dimetti”. Le critiche alle stime dell’Inps e della Ragioneria statale sul decreto Dignità hanno portato Tito Boeri a rispondere duramente non solo a Salvini ma anche alle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e a quello di Lavoro e Sviluppo Economico, Luigi Di Maio: “Un attacco senza precedenti alla credibilità di due istituzioni nevralgiche per la tenuta dei conti pubblici: Inps e Ragioneria di Stato. Siamo ai limiti del negazionismo economico. Di fronte a questi nuovi attacchi e quelli ulteriori del ministro Salvini, non posso che ribadire che i dati non si fanno intimidire”.

Decreto Dignità, Di Maio-Tria: “No accuse a Mef”

Di Maio e Tria provano a gettare acqua sul fuoco in una nota congiunta, in cui si afferma che il ministro del Lavoro “non ha mai accusato né il Mef né la Ragioneria Generale di alcun intervento nella predisposizione della relazione tecnica al decreto Dignità”. Tuttavia, “bisogna capire da dove provenga quella “manina”, che, si ribadisce, non va ricercata in ambito Mef”, col ministro dell’Economia che ritiene le stime Inps sugli effetti per i contratti “prive di basi scientifiche e quindi discutibili”. Lo stesso Di Maio ha però sottolineato che “non possiamo rimuovere Boeri ora, ma quando scadrà il suo mandato terremo conto che è un presidente dell’Inps non in linea con le linee di Governo, non perché la debba pensare come noi, ma perché vogliamo fare quota 100, quota 41, la revisione della legge Fornero. L’Inps ci deve fornire i dati, non un’opinione contrastante”. Intanto, la Ragioneria di Stato, di fronte alle stime Inps sul decreto Dignità, ha chiesto la clausola di monitoraggio, ovvero un monitoraggio costante sugli effetti del decreto.

Articolo pubblicato il: 16 Luglio 2018 10:52

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.