Oggi è l’ultimo giorno di consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, vuole concludere un percorso durato più di due mesi, tra consultazioni andate a vuoto e litigi tra i partiti. Ad aprire gli incontri sarà il Movimento 5 Stelle, poi tutti gli altri, fino ai presidenti delle due Camere, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati (ore 18). Di fronte a un nuovo e tutt’altro che impossibile nulla di fatto per avere una maggioranza, quest’ultima potrebbe essere la soluzione a sorpresa del Presidente della Repubblica. Una soluzione che avrebbe il si di Forza Italia e forse anche del Pd, ma non certamente di M5S e Lega, vincitori “senza maggioranza” della ultime elezioni.
A In mezz’ora in più, Luigi Di Maio, ribadendo il no al Governo tecnico o del Presidente, tende di nuovo la mano a Matteo Salvini:
La situazione è, tanto per cambiare, ancora difficile ed intricata.
Il Partito Democratico è invece pronto a supportare un Governo del Presidente (e forse anche Casellati), che sia “un Esecutivo con un mandato preciso, non di Legislatura, che deve rilanciare l’Eurozona, affrontare il blocco dell’aumento dell’Iva, la Legge di stabilità e prima ancora il Def”, come sottolineato al Corriere della sera da Maurizio Martina.
L’ultima parola spetterà comunque a Mattarella, che in serata dovrebbe finalmente trarre conclusioni certe dopo una stallo durato davvero troppo tempo. Uno stallo che comunque potrebbe portare non solo a un incarico a Casellati ma, in ultima battuta, anche a nuove elezioni.
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