Lunedì 29 novembre, alle 18, la Sala del tè del Gran Caffè Gambrinus, in via Chiaia 1/2, ospita la presentazione di “Wunderkammer Napoletane. Dal Cinquecento al Settecento” (Rogiosi Editore) dell’architetto Sergio Attanasio. Questo è il primo volume nella storia che passa in rassegna alcune tra le più interessanti Wunderkammer napoletane, dal ’500 al ’700. Insieme all’autore interverranno Candida Carrino, direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli; Gennaro Rispoli, direttore del Museo Arti Sanitarie di Napoli; e l’artista Lello Esposito. Modera l’incontro la giornalista Loredana Troise.
Questo studio coniuga due particolari aspetti: lo sviluppo urbanistico a partire dall’epoca vicereale, che favorirà la costruzione di dimore signorili, e le collezioni d’arte dei nobili napoletani e l’interesse per la scienza sotto l’aspetto collezionistico-naturalistico che ebbe come principali protagonisti i fratelli della Porta e Ferrante Imperato con suo figlio Francesco. Luogo di tali raccolte era la Wunderkammer o Mirabilia, la stanza delle meraviglie, ove erano esposte le collezioni d’arte e le collezioni naturalistiche di naturalia e artificialia. In essa era rappresentato il prestigio della famiglia. Lo studio si avvale di antiche guide e documenti ritrovati negli archivi pubblici e privati, in particolare quelli redatti e custoditi dai notai, dove, negli atti relativi alle eredità erano allegati inventari compilati da pittori ed esperti d’arte, contratti con artisti e maestranze, descrizioni di immobili, giardini e feudi rilevati dai Tavolari – architetti incaricati dai tribunali della stima – nei cosiddetti apprezzi. Grazie al ritrovamento di tali testimonianze, si offrono al lettore alcune tra le più interessanti Wunderkammer napoletane.
Particolare risalto è dato alla figura e alla collezione di Ferrante Imperato “Speziale eccellentissimo”, studioso, impegnato politicamente – Capitano dell’Ottina di Nido e Governatore dell’Annunziata. Viene fatta luce sulla costruzione della casa in via Monteoliveto, dove si trasferirà da quella di via Santa Chiara, sulla realizzazione della cappella di famiglia nella chiesa dello Spirito Santo, l’orto a Santo Liguoro, sui clienti e soci della spezieria; vengono fuori due date importanti: quella della morte avvenuta nel 1620 e quella del 1552 anno di fondazione del suo famoso Museo.
Sergio Attanasio, architetto, PhD in Storia dell’Architettura e della Città, presso l’Università Federico II di Napoli, dove è Professore a Contratto. Dal 1995 è Presidente dell’Associazione Palazzi Napoletani che si occupa della tutela, conservazione e recupero delle opere d’arte della città di Napoli a livello nazionale.
Articolo pubblicato il: 29 Novembre 2021 11:12