Nella giornata del 7 luglio, si è svolta una vasta e complessa operazione di polizia marittima e giudiziaria che ha riguardato tutto il litorale della città di Napoli, da Mergellina a Nisida, località apprezzate per la loro incomparabile bellezza. In tale zona di mare e di costa, interessata peraltro anche dalle direttive di contrasto all’illegalità dettate dal Prefetto di Napoli, la Guardia Costiera, dopo aver svolto una capillare attività di osservazione ed intelligence, ha eseguito una serie di interventi aventi come obiettivi le abusive attività di ormeggio, la pesca illegale e gli stabilimenti balneari privi di autorizzazioni e concessioni.
L’imponente operazione, che ha visto l’impiego di decine di militari e di due motovedette, è iniziata alle prime ore del mattino, durante il quale sono stati rilevati numerosi casi di ormeggio abusivo di unità da diporto, con 50 imbarcazioni sanzionate per violazione di norme in materia di ormeggio e per abusiva occupazione di specchio d’acqua; sequestrata inoltre una pericolosa rete da pesca del tutto illegale, lunga decine di metri, molto pericolosa per la navigazione.
Per quanto attiene alla costa e agli arenili, sono state condotte numerose ispezioni, oltre che nella zona di Mergellina, in quella di Nisida e Bagnoli, dove sono state denunciate alcuni soggetti che esercitavano illecitamente l’attività di noleggio di attrezzature balneari, realizzando di fatto uno stabilimento balneare del tutto privo di ogni autorizzazione e di ogni accorgimento a tutela della salute pubblica e della sicurezza dei bagnanti, sanzionato infatti anche il titolare di una nota pescheria per inosservanza di norme a tutela della filiera ittica e tracciabilità dei prodotti.
I militari della Guardia Costiera, oltre a provvedere all’immediato sequestro e rimozione di tutte le attrezzature con il totale ripristino dello stato dei luoghi, hanno provveduto ad identificare numerosi altri abusivi con la collaborazione sul territorio delle altre FF.PP.
Articolo pubblicato il: 9 Luglio 2020 16:23