domenica, Dicembre 22, 2024

Guardia Costiera soccorre 170 migranti, Salvini: “Viminale non sapeva, vadano a Malta”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il vicepremier interviene sulla vicenda che ha visto l’intervento della Capitaneria di Porto per trarre a bordo 170 migranti su un barcone.

Si apre un altro fronte, per Matteo Salvini sul tema dei migranti. Questa volta riguarda è tutto interno la nostra Capitaneria di Porto che è intervenuta (“senza che al Viminale ne fossimo informati”) per trarre a bordo 170 persone su un barcone che Malta aveva “spinto” verso l’Italia.

Una nota del vicepremier racconta la seguente vicenda: “Cronache dall’Europa che non esiste. I maltesi ieri avevano assunto la responsabilità di un intervento in aiuto di un barcone con 170 immigrati a bordo, come giusto, all’interno delle loro acque, Equitalia, la Guardia Costiera soccorre 170 migranti, Salvini: "Viminale non sapeva"di Salvini: “Chiudere cartelle sotto 100mila euro”e una loro imbarcazione (la P52) era giunta in zona, ma senza prestare alcun soccorso. I maltesi hanno quindi ‘accompagnato’ il barcone verso le acque italiane, e una nave della Capitaneria di Porto italiana, senza che al Viminale ne fossimo informati, ha imbarcato gli immigrati mentre ancora si trovavano in acque maltesi, per dirigere verso l’Italia. Ho chiesto che la nave italiana contatti le autorità maltesi, nelle cui acque è avvenuto il soccorso, perché mettano a disposizione un porto per lo sbarco. Dopo aver accolto via mare 700mila immigrati in pochi anni, penso che l’Italia abbia già fatto il dovere suo, e anche di altri”.

La questione segue a ruota quella dell’Aquarius. I 141 a bordo della nave attraccata a Malta saranno suddivisi tra lo stesso Stato-isola, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Lussemburgo e Italia (che ne prenderà una ventina). Ma il nuovo fronte riapre anche il confronto con Malta che, se è vero quello che racconta Salvini (e non c’è motivo di dubitarlo) avrebbe di nuovo assunto la linea dura.

Ma, soprattutto, si apre una questione delicatissima tra Ministero degli Interni e Capitaneria italiana (che dipende dal Ministero dei Trasporti) che ha sempre ritenuto suo dovere intervenire per salvare le persone dovunque si trovino (qui parliamo di acque Sar e non acque territoriali vere e proprie). Per ora la Capitaneria tace ma è noto che anche nel caso del famoso intervento di Nave Dattilo sui migranti salvati e poi trasbordati dal rimorchiatore Vos Thalassa, ci furono problemi soprattutto quando Salvini negò per 24 ore alla nave della Guardia Costiera di entrare in porto a Trapani.

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