Si apre un altro fronte, per Matteo Salvini sul tema dei migranti. Questa volta riguarda è tutto interno la nostra Capitaneria di Porto che è intervenuta (“senza che al Viminale ne fossimo informati”) per trarre a bordo 170 persone su un barcone che Malta aveva “spinto” verso l’Italia.
Una nota del vicepremier racconta la seguente vicenda: “Cronache dall’Europa che non esiste. I maltesi ieri avevano assunto la responsabilità di un intervento in aiuto di un barcone con 170 immigrati a bordo, come giusto, all’interno delle loro acque,
La questione segue a ruota quella dell’Aquarius. I 141 a bordo della nave attraccata a Malta saranno suddivisi tra lo stesso Stato-isola, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Lussemburgo e Italia (che ne prenderà una ventina). Ma il nuovo fronte riapre anche il confronto con Malta che, se è vero quello che racconta Salvini (e non c’è motivo di dubitarlo) avrebbe di nuovo assunto la linea dura.
Ma, soprattutto, si apre una questione delicatissima tra Ministero degli Interni e Capitaneria italiana (che dipende dal Ministero dei Trasporti) che ha sempre ritenuto suo dovere intervenire per salvare le persone dovunque si trovino (qui parliamo di acque Sar e non acque territoriali vere e proprie). Per ora la Capitaneria tace ma è noto che anche nel caso del famoso intervento di Nave Dattilo sui migranti salvati e poi trasbordati dal rimorchiatore Vos Thalassa, ci furono problemi soprattutto quando Salvini negò per 24 ore alla nave della Guardia Costiera di entrare in porto a Trapani.
Articolo pubblicato il: 16 Agosto 2018 16:44