martedì, Novembre 26, 2024

Guardia di Finanza: protocollo d’intesa con l’azienda ospedaliera dei Colli

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Guardia di Finanza: protocollo d’intesa tra comando provinciale della Campania e azienda ospedaliera dei Colli (finalizzato alla donazione, su base volontaria, di plasma iperimmune dei guariti dal Covid 19).

Il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Virgilio Pomponi ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi-Cotugno-C.t.o.), dott. Maurizio di Mauro, hanno stipulato, presso la Caserma “Zanzur”, il protocollo d’Intesa finalizzato alla donazione, su base volontaria, di plasma iperimmune dei guariti dall’infezione da Covid-19, quale terapia per i soggetti positivi al virus.

L’iniziativa si inquadra nell’ambito della sperimentazione di efficaci protocolli terapeutici, con specifico riguardo a quelli afferenti la donazione di plasma da parte di pazienti convalescenti per il trattamento dell’infezione da Covid-19, e rientra nello studio nazionale denominato “TSUNAMI” (acronimo di “TranSfUsion of conValeScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to SARS-CoV-2”), promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’A.I.F.A., che vede coinvolti numerosi centri ospedalieri, tra cui l’Ospedale “Cotugno” di Napoli, ricompreso nell’Azienda Ospedaliera dei Colli, polo di riferimento d’eccellenza per le malattie infettive del Sud Italia.

L’encomiabile azione posta in essere dal Cotugno nel contrasto alla diffusione del coronavirus, testimoniata dai media a livello mondiale, ha alimentato ulteriormente la profonda sensibilità verso le connesse problematiche sanitarie.Guardia di Finanza: protocollo d’intesa con l’azienda ospedaliera dei Colli Nell’alveo della collaborazione instaurata, i Finanzieri della Campania ed i loro familiari guariti dall’infezione epidemica, con lo spirito solidaristico che ne ha sempre connotato l’operato, procederanno su base volontaria alla donazione di plasma iperimmune al citato nosocomio, previa esecuzione degli accertamenti di laboratorio obbligatori e di tutte le ulteriori indagini cliniche e/o strumentali, ritenute necessarie ad appurare l’idoneità dei donatori, che riceveranno direttamente il referto delle attività diagnostiche eseguite.

In tale ambito il presidio ospedaliero effettuerà, per i soggetti donatori, un follow up clinico e di laboratorio, con visite e controlli multidisciplinari atti a valutare l’impatto del virus, dopo la fase acuta, su organi ed apparati, nonché organizzerà periodiche campagne di screening nei confronti di volontari appartenenti al Corpo, tese a rilevare eventuali casi positivi all’infezione de quo ed asintomatici.

Il protocollo – ha dichiarato il Generale Pomponisi pone quale importante strumento teso a favorire lo studio di terapie all’infezione da Covid-19, oltre che a monitorare l’impatto della malattia sui pazienti guariti e a prevenire tempestivamente la trasmissione del virus da parte di asintomatici. Questo accordo, stipulato grazie anche al determinante contributo dell’Organo di Rappresentanza dei finanzieri del Comando Regionale, fornisce ulteriore testimonianza dell’impegno del Corpo, non solo nello svolgimento delle tradizionali attività istituzionali, ma in ogni ambito della vita sociale del Paese. Per essere buoni finanzieri bisogna essere innanzitutto buoni cittadini”.

Voglio ringraziare la Guardia di Finanza per la vicinanza che ci ha dimostrato sin dall’inizio di questa emergenza – ha detto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, dott. Maurizio di MauroL’emergenza, tuttavia, non è ancora finita e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Con questo protocollo, infatti, compiamo un altro passo in avanti non solo nell’individuazione di terapie nella cura dei pazienti affetti da SARS-CoV-2 ma, contestualmente, ci prefiggiamo di monitorare l’impatto della malattia sui pazienti guariti e di prevenire l’insorgere di eventuali focolai attraverso adeguate campagne di screening”.

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