Cronaca di Napoli: il primo bilancio della notte di guerriglia parla di quattro Carabinieri feriti e diversi poliziotti contusi. Aggredita la troupe di Sky Tg 24 e distrutta l’auto di Canale 21.
Quattro Carabinieri feriti e diversi poliziotti contusi (il numero esatto non è stato ancora reso noto dalla questura). È questo il primissimo bilancio della protesta di ieri sera, poi sfociata in violenza e guerriglia urbana nella zona di Santa Lucia e del centro storico di Napoli.
Durante le fasi più concitate degli scontri sarebbero stati fermati due manifestanti. La Digos ha arrestato due 32enni residenti al Vasto-Arenaccia e già noti alle forze dell’ordine con precedenti penali per droga. I due facevano parte di un gruppo più ampio che si era posizionato in una traversa di via Santa Lucia pronto a tendere – stando alla ricostruzione degli investigatori – un agguato alle forze dell’ordine. All’arrivo degli agenti della Digos il gruppo si è disperso e in manette sono finiti in due, armati di bottiglie di vetro rotte e posti poi ai domiciliari. Devono rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, violenza e minaccia. In mattinata saranno processati per direttissima in Tribunale.
Come riporta “Fanpage”, i protagonisti degli atti di violenza (tra cui anche il rogo di alcuni cassonetti dei rifiuti) sarebbero da riferirsi a gruppi di estrema destra e ultras, oltre che ai clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli.
Lucarelli (OdG Campania) sulla guerriglia a Napoli: “Protezione ai giornalisti e solidarietà alle forze dell’ordine”
Una serata difficilissima e piena di tensione anche per chi era sul posto a raccontare i fatti. Basti pensare all’aggressione nei confronti di Paolo Fratter, giornalista di Sky Tg 24, assalito da alcuni facinorosi mentre era in diretta per documentare quanto accaduto insieme alla sua troupe. Oppure all’automobile dell’emittente locale Canale 21, completamente distrutta. “La rivolta di camorra di ieri sera non ha solo mostrato il volto della Napoli dei clan ma ha messo a rischio l’incolumità di forze dell’ordine, giornalisti e cittadini -scrive in una nota Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania- Chiediamo pertanto a Prefetto, Questore e Comandante provinciale dei carabinieri di tenere conto, nell’assoluta necessità di riportare la situazione sotto totale controllo, di valutare i rischi a cui sono esposti i giornalisti nel difficile compito di raccontare la città. Napoli deve ora reagire con tutte le sue energie positive che rappresentano la stragrande maggioranza. Protezione ai giornalisti e solidarietà alle forze dell’ordine”.