lunedì, Settembre 9, 2024

Guidare a Napoli, uno stress per tre automobilisti su quattro

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Tre persone su quattro trovano che guidare a Napoli sia fonte di forte stress, finendo col perdere le staffe di fronte alla manovra avventata di un altro automobilista.

Guidare a Napoli: c’è chi lascia correre e chi replica a colpi di clacson e fari. Ma sono anche molti gli abitanti della Campania – uno su tre, il 38% – che, di fronte a una manovra avventata di un altro automobilista, che magari taglia la strada o non rispetta i segnali di precedenza, perdono d’abitudine le staffe, arrivando a inveire dall’abitacolo con gesti e improperi nei confronti del responsabile dell’imprudenza.

È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Aci, condotta in tutta Italia dall’istituto di ricerca Nextplora.

Non c’è da stupirsi che per sette campani su dieci (74%) la guida rappresenti un’esperienza stressante, anche per le manovre rischiose degli altri automobilisti o utenti della strada (39%).

Il comportamento considerato in assoluto più pericoloso è l’utilizzo dello smartphone alla guida, che provoca distrazione ed errori (41%). Ma a far perdere la pazienza ai campani sono anche i sorpassi avventati (37%), le manovre improvvise e le frenate brusche (30%), il non rispettare la distanza di sicurezza, stando troppo vicini al veicolo che precede (29%) e il mancato utilizzo delle frecce Per migliorare la sicurezza su strada e ridurre il rischio di incidenti gli intervistati sottolineano l’importanza di una maggiore educazione stradale fin da giovani (44%) e di rafforzare i controlli (29%).

Il 22% sottolinea anche i vantaggi della tecnologia. In particolare, a essere considerati utili sono i sistemi di assistenza (32%) per il controllo della frenata o la regolazione della velocità, telecamere e sensori (29%), e i dispositivi di monitoraggio dello stile di guida, che incentivano un comportamento virtuoso (29%). Solo il 17% è invece del parere che, in futuro, una maggiore sicurezza potrà arrivare dai veicoli senza conducente.

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