Lo sciopero di Hollywood scombina i piani ai premi Emmy. Quelli che sono considerati gli Oscar della tivù slittano di quattro mesi.
La notizia è ormai ufficiale: gli Emmy non si svolgeranno nella data prevista del 18 settembre a causa del doppio sciopero di attori e sceneggiatori che da settimane ha fermato le attività di Hollywood.
È stata la Fox, che ha l’esclusiva della cerimonia, a premere per il rinvio: l’assenza di star sul tappeto rosso e sul palco sarebbe stata una ricetta sicura per indici di ascolto a picco.
Lo sciopero di Hollywood scombina i piani ai premi Emmy. Quelli che sono considerati gli Oscar della tivù slittano di quattro mesi.
Si svolgeranno il 15 gennaio del 2024 a Los Angeles invece che il prossimo 18 settembre come inizialmente previsto in calendario. La notizia è stata annunciata congiuntamente dalla Television Academy, l’ente organizzatore, e la Fox, il network che li manda in onda.
È la prima volta dal 2001 che i premi subiscono un rinvio: quell’anno la cerimonia fu posticipata una prima volta dopo le stragi dell’11 settembre e poi, in novembre, sullo sfondo delle prime azioni militari in Afghanistan. Le candidature per quelli che saranno giudicati i miglior show televisivi erano state annunciate lo scorso 12 luglio, 48 ore prima dell’inizio dello sciopero del sindacato SAG-AFTRA. ‘Succession’, la serie in onda su HBO, è in testa con 27 candidature.
Lo sciopero che ha paralizzato Hollywood è legato ai nodi contrattuali che dividono i talenti di Hollywood da studi e colossi dello streaming: al primo posto i diritti d’autore sulle riprogrammazioni online di film, show e serie tv, ma anche la minaccia chiara e presente dell’intelligenza artificiale che – temono i creativi di Hollywood – rischia di sabotare la loro presenza sul set.
In un segnale di quanto quest’ultimo tema sia cruciale – e la battaglia di attori e sceneggiatori di retroguardia – Netflix ha postato un’inserzione per un manager specializzato in intelligenza artificiale pagato 900mila dollari all’anno: cifra che suona uno schiaffo all’87% degli iscritti al sindacato degli attori che non arrivano a raggranellare in 12 mesi i 26mila dollari necessari a qualificarsi per la mutua.
Gli sceneggiatori scioperano da maggio, gli attori hanno incrociato le braccia a metà luglio, 48 ore dopo l’annuncio delle candidature per Emmy che hanno visto show come Succession, White Lotus e, sul fronte delle commedie, Ted Lasso e La fantastica signora Maisel in testa quanto a numero di nomination.
Le regole degli scioperi impediscono ai talenti di promuovere il loro lavoro, vuoi sui red carpet di prime e festival, vuoi in interviste, apparizioni tv e premi. Il rinvio degli Emmy conferma l’impatto che le agitazioni stanno avendo sull’industria dei sogni già evidenziato da indiscrezioni che vedono grandi studi come la Disney pronti a posticipare l’uscita di film già in programma di qui alla fine dell’anno.