lunedì, Dicembre 23, 2024

Il Coronavirus e le scuole: possibile riapertura dopo la Pasqua

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Emergenza Coronavirus: le scuole potrebbero riaprire dopo Pasqua, con possibili rientri pomeridiani e recuperi online.

Da molti giorni è in atto la chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale per prevenire il contagio da Coronavirus. Lo stop alla didattica, inizialmente programmato fino al 15 marzo, si è però inevitabilmente allungato a causa dell’emergenza Covid 19.

Se, da un lato, sono ormai pienamente attive le lezioni online (il Governo ha stanziato quest’oggi 85 milioni di euro per la didattica a distanza), dall’altro, come riportato da “Il Mattino”, le scuole pensano ad un piano B, con corsi pomeridiani, fino a tre rientri a settimana, e il sabato tutti in classe.Il Coronavirus e le scuole: possibile riapertura dopo la Pasqua La strada percorribile è quella dei corsi di recupero, vecchia maniera, adattati alla nuova emergenza da Covid-19. Tale progetto, al vaglio dei dirigenti scolastici, si renderà necessario qualora la sospensione della didattica dovesse andare oltre il 3 aprile: calendario alla mano, l’eventualità sembra più che concreta.

Riprendere le lezioni dopo venerdì 3 aprile significa, infatti, rientrare in classe lunedì 6 aprile per poi fermarsi di nuovo a partire da giovedì 9 aprile, per la pausa prevista per Pasqua. Si tratterebbe quindi di una “falsa ripartenza”, visto che si rientrerebbe per soli 3-4 giorni, mettendo a rischio i risultati ottenuti con l’allontanamento.

Probabile, quindi, che il rientro venga posticipato a dopo Pasqua, con la data di mercoledì 15 aprile (ad oltre un mese dallo stop alle lezioni frontali) vista per ora come solo come grande speranza da tutto il mondo scolastico (e con la speranza ancora più grande che fino a quella data diminuiscano i contagi).

La maggiore preoccupazione riguarda però il mezzo milione di studenti che a giugno dovrà svolgere la Maturità: cosa succederà?

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