sabato, Dicembre 21, 2024

Il Coronavirus e l’esame di Maturità: tornano le commissioni interne?

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Emergenza Coronavirus: per la Maturità 2020 si fa largo il possibile ritorno alle commissioni costituite dai docenti interni.

Da tanti giorni è in atto la chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale per prevenire il contagio da Coronavirus. Se, da un lato, sono ormai pienamente attive le lezioni online (il Governo ha stanziato ieri 85 milioni di euro per rafforzare la didattica a distanza), dall’altro si ipotizzano date per il ritorno in classe.

L’auspicio è quello per cui, con un drastico calo dei contagi, il rientro avvenga dopo Pasqua, con la data di mercoledì 15 aprile (ad oltre un mese dallo stop alle lezioni frontali) vista per ora come solo come grande speranza da tutto il mondo scolastico.

La maggiore preoccupazione riguarda però il mezzo milione di studenti che a giugno dovrà svolgere la Maturità, prevista a partire da mercoledì 17 giugno (ma tale data è a questo punto in dubbio) e formata da tre prove: prima prova scritta di Italiano, seconda prova scritta di indirizzo e colloquio orale.Il Coronavirus e l’esame di Maturità: tornano le commissioni interne? Una delle ipotesi più accreditate delle ultime ore riguarda il ritorno alle commissioni interne dei docenti (“rivoluzione” già sperimentata tra il 1998 e il 2006, per poi lasciare di nuovo spazio dal 2007 alle commissioni miste, costituite da Prof interni ed esterni).

Ipotesi appoggiata anche da Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio: “Con i dirigenti scolastici -spiega Rusconi a “Il Messaggero”- stiamo valutando l’idea di chiedere solo commissioni interne. Avremmo così commissari che conoscono bene i loro studenti e i programmi effettivamente svolti, anche in queste settimane di didattica a distanza. Allo stesso tempo potremmo anche evitare tanti spostamenti, di tutti i commissari esterni che devono andare da una scuola all’altra”.

Tale strada, dunque, è quella di commissioni composte da soli membri interni, i quali potrebbero valutare gli studenti sulla base del programma effettivamente svolto e sul percorso scolastico effettuato in quest’anno così pieno di ostacoli.

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