E siamo così giunti all’ottava edizione di un Festival creato dal nulla, forse per gioco o per una scommessa con Napoli, con una città che di musica se ne intende e come, e con un pianista che ha fatto della sua luminosa e brillante carriera artistica, uno dei traguardi più belli e ambiti della sua vita, perché Michele Campanella non è solo un grande pianista con una tecnica strabiliante, ma è anche una persona curiosa, attenta e sempre disponibile a tal punto da aver creato un Festival musicale itinerante unico nel suo genere, a cominciare dal suo nome: Spinacorona.
La prima volta che fu presentato alla stampa, nel 2017, pochi sapevano dell’esistenza di questa fontana, perché è di una fontana che si tratta, quella della Spinacorona (detta “delle zizze”), e che troviamo addossata alla Chiesa di Santa Caterina della Spina Corona, dietro il Corso Umberto, a due passi dall’Università Centrale. Tralasciando le sue origini e l’etimologia della sua parola, Campanella ebbe l’idea di intitolare questo festival prendendo in prestito il nome di questa celebre e paradossalmente poco conosciuta fontana di Napoli.
Il successo fu immediato, l’affluenza di pubblico enorme e gli artisti e i brani proposti lasciarono un ricordo indelebile nel fortunato pubblico presente ai numerosi concerti. Ma veniamo a questa ottava edizione dove vanno segnalate alcune sostanziali novità: in primis, l’ospite d’onore di questa edizione 2024, promossa e finanziata, da Comune di Napoli, sarà il compositore francese Guillaume Connesson, mentre tutto il festival sarà dedicato alla figura indimenticabile e anche controversa, per qualcuno, di Vincenzo Vitale, celebrato a 40 anni dalla sua scomparsa.
Oltre 40 gli artisti e 19 i concerti, tutti rigorosamente gratuiti che si svolgeranno in meno 100 ore, dove saranno coinvolti ben 14 siti importanti del Centro storico di Napoli. L’inaugurazione del Festival è prevista per giovedì 3 ottobre alle 21.15 con lo stesso Michele Campanella al pianoforte accompagnato dall’Orchestra della Toscana, nella storica Basilica di Maria Santissima del Carmine Maggiore, nella piazza omonima, con musiche di Mozart, Schumann e Weber.
Pertanto, dal 3 al 6 ottobre Napoli diventerà la capitale della musica, per festeggiare il ritorno di questa ottava edizione del festival ‘Spinacorona, ormai diventato uno degli eventi più attesi e seguiti nel vasto panorama culturale partenopeo.
Nell’articolato e sempre più ricco programma 2024 si segnalano anche due importanti cicli: i tre concerti dedicati a Schubert a 4 mani, la cui letteratura pianistica è senza dubbio una delle più belle e complete del periodo romantico (percorso iniziato l’anno scorso che si concluderà nel 2025) e i quattro dedicati a Bach per strumento solo, ed ancora la versione italiana, realizzata per Spinacorona 2024 da Luigi Maio di Platero e io di Jiménez musicata da Castelnuovo Tedesco.
Spinacorona – afferma il Sindaco Gaetano Manfredi – si conferma come una rassegna musicale di spessore che l’Amministrazione sostiene in una programmazione culturale di alto livello. Grande qualità in connessione con le bellezze della città. L’edizione 2024 del festival, pensata come un omaggio al maestro del pianoforte Vincenzo Vitale nel quarantennale della scomparsa, promuove infatti la rigenerazione dei luoghi di straordinaria bellezza e dei tesori d’arte poco conosciuti di Napoli attraverso il potere della musica.
Non a caso tra le tappe c’è anche la chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, che abbiamo recentemente restituito alla città dopo gli interventi di riqualificazione realizzati nell’ambito del grande progetto Centro Storico UNESCO e su cui stiamo puntando in un percorso di valorizzazione attraverso la musica, come conferma il successo registrato nelle ultime settimane dal concerto per gli 80 anni del maestro Peppe Barra e dagli eventi della Notte della Tammorra.
L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti in tutti i quattordici siti coinvolti nella ‘maratona’ culturale. E nuovi luoghi si sono aggiunti quest’anno alla rete di Spinacorona ovvero le splendide chiese di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, San Giacomo degli Spagnoli, Santa Croce e Purgatorio al Mercato, Santi Filippo e Giacomo, e tra gli spazi dell’Università Federico II, anche il Centro Congressi di via Partenope e l’Aula Magna di Corso Umberto. La rassegna vuole essere infatti anche un invito aperto a tutti per scoprire o riscoprire la città di Napoli attraverso il linguaggio universale della Musica.
Spinacorona non rappresenta solo un appuntamento culturale di alto livello, ma anche un omaggio alla città e alle sue inestimabili ricchezze, richiamo imperdibile per cittadini e turisti. Grazie alla sua formula coinvolgente e inclusiva, il consolidato format attrae sempre più a Napoli anche un flusso importante di turismo colto ed appassionato, sia dall’Italia che dall’estero, visitatori entusiasti e pronti ad una esperienza artistica e sensoriale unica che fonde la bellezza storico-architettonica ad una proposta originale e preziosa di musica sinfonica e cameristica eseguita da ensemble e solisti prestigiosi apprezzati nel mondo.
E siamo arrivati all’ottava edizione del festival – sottolinea con gioia il maestro Michele Campanella – quando cominciammo nel 2017 noi di Spinacorona, sempre gli stessi, sempre appassionati, sempre preoccupati, sempre pronti a ripartire, non ci eravamo posti alcun traguardo a lungo termine, soddisfatti della conclusione dell’avventura per cui avevamo lottato dodici mesi.
Ora a guardare indietro possiamo dirci orgogliosi della creazione di un format sempre più conosciuto, fonte di ispirazione anche per altre iniziative. Siamo convinti che l’accostamento della bellezza, della storia e del suono produca una sintesi felicissima che arricchisce chiunque voglia mettersi in gioco. Spinacorona ama Napoli, Napoli abbraccia Spinacorona.
IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO
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