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Il ministro Manfredi apre il Maggio dei Monumenti 2020 con il ricordo del filosofo Aldo Masullo

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Maggio dei Monumenti 2020: La manifestazione organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli è dedicata a Giordano Bruno e si svolgerà dal 2 al 31 maggio 2020.

Ha preso il via oggi la XXVI edizione del Maggio dei Monumenti 2020, “Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.

Un’edizione partita con il doveroso e sentito omaggio al filosofo Aldo Masullo, bruniano, cittadino onorario della città, recentemente scomparso. La manifestazione proseguirà fino al 31 maggio, sui canali social dell’Assessorato, con tanti contributi artistici, ospitati, senza pubblico, nei luoghi d’arte della città.

Al filosofo Aldo Masullo è stata dedicata, quindi, la giornata inaugurale della manifestazione, con interventi in video del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Eleonora de Majo, di Nuccio Ordine, ordinario di letteratura italiana all’Università della Calabria che è intervenuto in diretta con una lectio dal titolo La filosofia come maniera di vivere: Masullo; e dello scrittore Guido Del Giudice.

“Ricordiamo Aldo Masullo, scomparso negli ultimi giorni. Una grandissima perdita per Napoli, per la Campania, per l’Italia, per il mondo”. dichiara Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca. – “Grande intellettuale, grande filosofo, un uomo che ha dato tantissimo alle sue comunità, con grande competenza, con grande capacità di comunicazione e grande saggezza. Per me, è particolarmente doloroso ricordare Aldo, a cui mi legano rapporti antichi, di amicizia, di frequentazione; con lui scambiavamo idee, suggerimenti, proposte per il futuro. Aldo era un uomo libero, un uomo che aveva nei valori della libertà e dell’indipendenza una cifra fondamentale. Lo è sempre stato anche quando ha avuto ruoli politici, sia in Parlamento, che nelle altre istituzioni. Quando l’ho sentito l’ultima volta, poco dopo Pasqua, lui soffriva moltissimo di questo lockdown. Alla mia domanda sulle sue condizioni di salute, che in fondo gli impedivano di uscire, lui mi ha detto “una cosa è decidere di non uscire, una cosa è non poterlo fare”. Questo è un messaggio molto forte sul tema della libertà, della possibilità di scegliere”. 

“Non abbiamo voluto rinunciare al Maggio dei Monumenti, perché è parte della storia di Napoli. – ha dichiarato Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli – “Certo non è il Maggio con il centro storico affollato e la gente nei musei. Abbiamo deciso di dedicare questo Maggio a Giordano Bruno per il suo libero pensiero. Abbiamo deciso di aprire questo Maggio con un omaggio ad Aldo Masullo, grande filosofo, con una profonda umanità e un grandissimo spessore etico, faro non solo della nostra città e non solo nella nostra città, ma anche oltre i confini della nostra città. Ricordare, di questi tempi, Giordano Bruno e Aldo Masullo, significa non dimenticare mai che solo con la cultura, con il pensiero libero, con la critica, con l’umanità, con un profondo senso etico si può trovare la strada e provare a ripercorrere le strade di un tempo e a tracciare strade nuove”.

Eleonora De Majo, assessore alla Cultura e al Turismo ha dichiarato: “La settimana scorsa ci ha lasciato il professore Aldo Masullo, un gigante del pensiero contemporaneo, un orgoglio della nostra città. Il professor Masullo avrebbe sicuramente meritato un saluto collettivo, un abbraccio virtuale di quella Napoli che tanto ha amato, per cui ha militato; che tante volte ha difeso e, tante altre, ha redarguito. Purtroppo non ci è permesso, le misure anti contagio vietano qualunque forma di celebrazione laica o religiosa. Per questo motivo, abbiamo deciso di salutarlo, dedicandogli questa mattinata di inaugurazione del Maggio dei Monumenti 2020, intitolato al filosofo Giordano Bruno, che Aldo Masullo tanto amava. Il suo rapporto con Giordano Bruno è un rapporto che guarda esattamente a questa ricerca. A raccontare innanzitutto la storia del filoso, non solo come filosofo del suo tempo. Anzi, Aldo Masullo ne sottolineava sempre, ogni volta che ne aveva l’occasione, l’inadeguatezza del Bruno intellettuale, di questa figura incredibile, che aveva girato tutta l’Europa, in qualche modo una figura moderna, anche da questo punto di vista. Sottolineava sempre la profonda difficoltà che Giordano Bruno aveva all’interno del suo tempo, il 500. Un tempo che Bruno raccontava come un tempo ferocissimo e, soprattutto, come un tempo attraversato da una feroce intolleranza, che porterà anche lui stesso a essere condannato a morte. Il Giordano Bruno di Aldo Masullo è una sorta di materia duttile, che si adatta al presente e ci aiuta a interpretarlo; una sorta di ideale cassetta degli attrezzi, con cui ci piacerebbe, nelle prossime settimane, riuscire ad aprire delle porte, a scoprire infiniti mondi e soprattutto a interpretare il futuro”.

“Ho accettato con grande piacere l’invito dell’assessore de Majo a ricordare Aldo Masullo, un grande studioso e un carissimo amico. – ha dichiarato Nuccio Ordine, Ordinario di Letteratura Italiana all’Università della Calabria – “Mi piace che questo ricordo sia legato a un altro grande filoso come Giordano Bruno, che non solo ha marcato la mia vita personale, ma ha marcato anche la vita di Aldo Masullo. Infatti, l’ultimo suo libro è proprio un libro in cui lui raccoglie quattro saggi dedicati a Bruno, con il titolo “Giordano Bruno. Maestro di anarchia”, pubblicato nel 2016. Proprio nella prefazione, Masullo ricorda il suo amore per Nola, gli anni della giovinezza trascorsi a Nola e ricorda anche l’amore per Giordano Bruno, che lui definisce un compagno di viaggio, che da giovane lo ha accompagnato un po’ per tutto la vita”.

Guido Del Giudice, scrittore e autore di “Io dirò la Verità ha commentato: “Non è facile esprimere in un breve messaggio la riconoscenza per l’eredità morale e culturale di Aldo Masullo. Ho avuto la fortuna di ascoltare in più occasione le sue ispirate conferenze su Giordano Bruno. Ma il mio ricordo è legato in particolare alla presentazione che volle dedicare a “Io dirò la verità”, un mio libro nel quale immaginavo un’intervista con Giordano Bruno nelle carceri dell’inquisizione. Durante la presentazione, Masullo richiamò la distinzione che avevo fatto tra brunisti (coloro che si occupano di Giordano Bruno, esclusivamente per motivi di studio), giordanisti (i sostenitori militari del filosofo) e bruniani (coloro che non sono né giordanisti fanatici, né brunisti professionali). Ebbene, concluse il professore Masullo, ‘io confesso, pubblicamente, di essere un bruniano’.

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