Gli esperti della salute e dell’ambiente promuovono il consumo responsabile, ossia consumare solo quello di stagione, che offre vantaggi per la biodiversità del mondo marino, garantisce equilibrio e la qualità di ciò che mangiamo ed è anche più economico.
Prima di conoscere le specie di pesci è opportuno ricordare l’importanza della Flora marina Mediterranea che possiede caratteristiche biologiche ed un ecosistema equilibrato, unico al mondo, ecco perchè la maggior parte del Mediterraneo è ritenuto Area marina protetta. Dai microorganismi ai pesci esiste un’armonia perfetta di naturale creazione ambientale, in una eco struttura unica nel mediterraneo ed un susseguirsi di specie che negli ultimi anni si stanno via via rafforzando.
Come tutti i pesci “azzurri” presenta la carne molto saporita e di sapore mutevole, dolce nel periodo estivo, più forte nella stagione primaverile e molto intenso nel periodo invernale. Sono premonitori del mutamento meteorologico, ossia del “tempo cattivo” e solo nei giorni antecedenti, vengono pescati in modo massivo. Anche da freschissimo questo pesce può contenere nelle viscere il parassita Anisakis, pertanto va cotto prima di essere mangiato, in quanto a 60 °C questo parassita muore, muore anche quando viene congelato ad una temperatura di – 20 °C.
Ricordiamo per essere certi della provenienza di osservare l’etichettatura Fao 37, che significa che il pesce che stiamo per comprare viene dal Mediterraneo ed accanto ci deve essere scritto, pescato, allevamento o congelato, è obbligatorio. La Fao è l’Organizzazione internazionale che si occupa dei problemi dell’alimentazione e dell’agricoltura nel mondo, e ad occuparsi di pesca e nell’aprile del 2002, è entrato in vigore il decreto ministeriale che fissa i criteri per il regolamento sull’etichettatura dei prodotti del mare.
In questi mesi abbiamo alici o sardine, cefalo, dentice, gallinella, gamberetto rosa, granchio, lanzardo, leccia, mormora, nasello, occhiata, orata, pesce spada, ricciola, sarago, sardina, scampo, sogliola, spigola, sugarello, tonno, totano, triglia, vongola verace.
Come piatto estivo, le alici sono le più richieste a tavola, una delle specie ittiche più importanti del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico temperato caldo Europeo. Vive in gruppi e la deposizione delle uova (circa 40.000) avviene in acque costiere tra aprile e novembre ed un picco in giugno e luglio. Le uova, deposte sono pelagiche e si schiudono nell’arco di 2 giorni. La sua cattura avviene con vari metodi, ma principalmente con un’apposita rete, nota come ciànciolo, in cui i banchi e altri piccoli pesci pelagici vengono attratti da fonti luminose, la lampàra.
Il consiglio per una alimentazione sana con i profumi d’estate è di mettere in tavola le prima che finisca la loro stagione (da marzo a settembre, con un ritorno poi a novembre). Facciamone una bella scorpacciata visto che sono ricchissime di Omega-3 e per mantenere tutto il loro sapore gratiniamole in forno con pan grattato integrale, pinoli e scorza di limone grattugiata, sale, pepe e olio EVO.
Articolo pubblicato il: 11 Agosto 2018 8:00