Il pesto, può essere fatto anche senza sale: ne sono convinti i promotori della 12/a Settimana mondiale per la riduzione del sale promossa da Wash (World action on Salt&Health) alla quale aderisce la Società italiana di nutrizione umana (Sinu). Il progetto è stato illustrato stamani alla Camera di commercio di Genova.
Paolo Simonetti della Sinu ha aggiunto:- il consumo giornaliero di sale dovrebbe attestarsi sui 5 grammi, pari a un cucchiaino da caffè, che è utile usare erbe e spezie per insaporire i cibi e mangiare tanta frutta, verdura e legumi.
Il pesto alla genovese è uno dei capisaldi della tradizione gastronomica ligure, prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) la cui ricetta risale alla seconda metà del XIX secolo e di una pianta ricca di proprietà benefiche di origina araba, il cui nome in botanica, vuol dire “ pianta regale”.
Nel basilico inoltre si riscontrano molti Sali minerali e vitamina A, B e carotene. Condito con olio Evo, formaggio, aglio e pinoli, diventa una salsa energetica ( 100gr. circa 500kcal.), che dal punto di vista nutrizionale si arricchisce di acidi grassi buoni ( oleico) e proteine animali ( caseina). L’Aglio contiene un’altra biomolecola antiossidante, “ allile”che conferisce carattere alla salsa, conferendogli un sapore deciso. E’ un condimento completo e nutriente e senza sale è più salutare e si consiglia di provare la preparazione artigianale, preferibilmente utilizzando un mortaio in pietra. I risultati saranno spettacolari!
Articolo pubblicato il: 23 Marzo 2018 9:00