I ricercatori in psicologia sociale stanno cercando di capire il motivo per cui la tendenza dei selfie sul web è diventata virale e pericolosa.
Stare costantemente online è collegato inoltre a un aumento di alcune patologie che rientrano, nell’ambito del narcisismo, ossia tendiamo a focalizzarci su noi stessi senza esprimere interesse per ciò che ci circonda. E nello stesso tempo anche un senso di fragilità e debolezza nei confronti dell’interazione con il mondo esterno. Se ne discute al convegno ‘Exploring the Self’ a Roma e che riunisce psicoanalisti ed esperti di neuroscienze.
“Laddove il Se‘ è meno strutturato il pericolo è maggiore- evidenzia Claudia Spadazzi, psicoanalista della Società psicoanalitica italiana– ci sono studi che hanno correlato le patologie narcistiche all’uso dei selfie, che hanno messo in relazione persone portate a farne molti, un modo per comunicare esisto, guardatemi, per procurarsi un like, ma in un totale disinteresse verso il mondo esterno”.
La problematica riguarda in particolare adolescenti e giovani adulti, mentre ad esempio la tendenza degli anziani a focalizzarsi su se stessi è correlata a solitudine e fragilità.
“La qualità delle relazioni personali è un buon termometro per capire se qualcosa non va” prosegue Spadazzi. Al convegno, che vede la partecipazione di esperti internazionali, il professor Georg Northoff dell’Università di Ottawa presenta i risultati di studi sul narcisismo e della non reattività di una particolare area del cervello molto importante per integrare informazioni esterne e interne. Le attività cerebrali sono molto lente e quindi si fatica a seguire e nascono frustrazioni e come reazione compensatoria si fa crescere il proprio Ego”.
Il narcisismo cos’è
E’ un disturbo di personalità che si caratterizza per idee di grandiosità, costante bisogno di ammirazione, mancanza di empatia, ma soprattutto “impulsività e instabilità”. L’atteggiamento dominante è quello di difesa da potenziali ferite al proprio valore alle quali reagisce con senso di superiorità, arroganza e disprezzo, non prendendosi quasi mai la responsabilità delle proprie azioni o sentendosi inferiore, vulnerabile alle critiche e spaventato dal confronto.
Spesso le due facce coesistono, ma molti narcisisti possono mostrare più spiccatamente una delle due dimensioni. Per il narcisista spesso i selfie sono essenziali, come scattarsi ripetutamente delle foto, una mania ormai all’ordine del giorno. Ormai, a causa del social network, si è arrivati all’era dei selfie dove ogni individuo stia in posa davanti a qualsiasi cosa per degli autoscatti, sembra quasi di vitale importanza, anche se non si tratta di circostanze particolari.
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.