Nuovo appuntamento, Venerdì 30 e sabato 31 marzo per la Stagione di Concerti 2017-2018 del Teatro di San Carlo dedicato alla Pasqua, con un concerto speciale che vedrà protagonista, tra gli altri, Enzo Avitabile.
Sarà dunque il nostro Enzo Avitabile ad aprire il concerto del 30 marzo con il pezzo Tamburo a niro, un brano che commemora la strage di Castel Volturno in cui persero la vita sei immigrati africani, vittime innocenti di un agguato di camorra di cui ricorre proprio quest’anno il decennale e che scosse profondamente l’equilibrio sociale dei cittadini tutti. Seguirà Maria Stella, sei tratta di un’ouverture, il primo tempo di una “sinfonia contemporanea”.
«Si tratta di un brano il cui linguaggio è in continuità ideale con quello della grande Scuola Napoletana – spiega Avitabile – lo è per il sentimento dolente che lo attraversa, lo è, in definitiva, perché quella sensibilità del popolo di Napoli che è recepita, reinterpretata e amplificata dai suoi artisti, non è mutata nel corso dei secoli. Maria tra l’altro – continua l’autore – è per me un nome unico sebbene diffusissimo, perché è quello di mia moglie venuta a mancare nel 2002».
La seconda parte della serata si aprirà, con l’orchestra del San Carlo diretta da Yuri Simonov, nato in Russia nel 1941 da una famiglia di cantanti e primo direttore d’orchestra dell’ex Unione sovietica ad aggiudicarsi, 50 anni fa, una competizione “occidentale”: il Concorso per Direttori d’Orchestra indetto dall’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Il primo brano in programma sarà Le Ebridi “La grotta di Fingal”, Ouverture da concerto in si minore per orchestra Op. 26 di Felix Mendelssohn. Composizione nata dalle suggestioni suscitate nell’autore da quel viaggio in Scozia che è alla base anche della Terza Sinfonia da tutti conosciuta infatti come “scozzese”, e considerata uno degli apici del romanticismo musicale tedesco.
A seguire, dello stesso Mendelssohn, il celeberrimo Concerto in mi minore per violino e orchestra op.64, composto nel 1844, tra più amati e eseguiti concerti dedicati al violino. In questo vero gioiello della letteratura musicale, Mendelssohn abbandona la tradizionale esposizione orchestrale, facendo iniziare il concerto dal solista, assoluta novità per l’epoca.
Impegnata al violino solista Esther Yoo, musicista di origini coreane impostasi all’attenzione internazionale nel 2010, quando, a soli sedici anni, divenne la più giovane vincitrice del Sibelius International Violin Competition. Il terzo brano in programma rappresenta una felice incursione nel classicismo di Franz Joseph Haydn del quale verrà proposta la Sinfonia n. 26, composta nel 1768, detta “Lamentatione” perché si ispira nei primi due movimenti alla Passione di Cristo.
La singolarità della Sinfonia, che è in tre tempi e termina in maniera inusuale con un Minuetto, è la scelta della tonalità minore, per la prima volta usata da Haydn nella produzione sinfonica. Chiuderà la serata La Grande Pasqua russa, ouverture op. 36 di Nikolaij Rimsky-Korsakov di cui il compositore russo ci parla in Cronache della mia vita musicale. «Per poter giudicare con un minimo di fondatezza una tale opera si deve aver assistito almeno una volta nella propria vita ad una messa mattutina di Pasqua, in una grande chiesa stipata fino all’inverosimile di uomini di tutte le classi sociali, mentre numerosi pope celebrano contemporaneamente l’ufficio divino.
Erano proprio questi tratti leggendari e pagani della festa pasquale che volevo esprimere nella mia Ouverture, questo passaggio repentino dall’atmosfera cupa e misteriosa del Venerdì Santo alla gaia sfrenatezza, pagana e religiosa allo stesso tempo, del giorno di Pasqua». Un programma decisamente atipico, interessante e soprattutto in linea con le imminenti festività pasquali, che il Teatro San Carlo naturalmente ha voluto festeggiare e omaggiare con la grande musica.