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Imu e Tasi, ultimo giorno per pagare: sanzioni per i ritardatari

Tasse: scade oggi il termine per il pagamento della prima rata di Imu (imposta sugli immobili) e Tasi (imposta sui servizi indivisibili). Le sanzioni per i ritardatari.

Oggi, 18 giugno 2018, è l’ultimo giorno per pagare la prima rata di Imu e Tasi, tasse che porteranno circa 10 miliardi di euro dei contribuenti alle casse dello Stato. Sono chiamati a pagare le due imposte i circa 25 milioni di proprietari e i titolari di diritti reali sugli immobili (Imu), con esclusione dei proprietari di prima casa che dal 2017 non pagano nemmeno la Tasi (imposta sui servizi indivisibili). Come riporta “Repubblica”, nei capoluoghi di provincia l’esborso medio sarà di 1.070 euro totale per una seconda casa (535 euro per l’acconto) con punte di oltre 2.000 euro nelle grandi città. L’Imu-Tasi sulle prime case di lusso costerà mediamente 2.610 euro. Circa 3,5 milioni di proprietari di seconde case pagheranno l’acconto sulle pertinenze (garage e cantina) con un costo medio annuo di 56 euro (28 per l’acconto). Rientrano nella tassazione le “prime case” di lusso delle categorie catastali A1, A8 e A9. L’appuntamento vale per gli affittuari solo se l’immobile non è utilizzato come prima casa. Si paga anche sui terreni, ma non su quelli agricoli.

Imu-Tasi, le sanzioni per chi paga in ritardo

Chi pagherà in ritardo le imposte, andrà incontro a delle sanzioni, il cui importo varia a seconda del tempo impiegato per regolarizzare la propria posizione con il Fisco. Grazie al ravvedimento operoso, il contribuente ha un anno di tempo per versare quanto dovuto con un importo maggiorato con gli interessi e le sanzioni dovute (calcolati a seconda del ritardo con cui verranno versati gli importi). Ci sono quattro diversi tipi di ravvedimento.

  • Ravvedimento sprint – per un ritardo fino a 14 giorni si calcola una sanzione pari allo 0,2% al giorno fino a un massimo del 2,8% per 14 giorni di ritardo più gli interessi (dal 1º gennaio 2015 il tasso di interesse annuo è stato fissato allo 0,5%).
  • Ravvedimento lungo – ritardo dal 31º giorno fino a un anno. La sanzione è del 3,75% più gli interessi, da calcolarsi al saggio legale annuo dello 0,5%.
  • Ravvedimento breve – per un ritardo dal 15º fino al 30º giorno, la sanzione da applicare sarà pari al 3% più gli interessi da calcolare (aliquota dello 0,5% annuo).
  • Ravvedimento medio – si applica dopo il 30º giorno e fino al 90º e prevede una sanzione fissa del 3,33% dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale.

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Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.