Cultura & Spettacolo

“In…canto napulitano”: le canzoni classiche napoletane di Antonio De Rosa e Olga Laudonia

In…canto napulitano” a cura di Antonio De Rosa e Olga Laudonia che hanno rispettivamente arrangiato e revisionato per orchestra giovanile alcune canzoni classiche napoletane.

Dopo la recente revisione dell’edizione moderna della Tarantella tratta da “La Danza Augurale” di Saverio Mercadante curata da Antonio De Rosa e Olga Laudonia, i nostri due attenti musicisti, il primo in qualità di arrangiatore (De Rosa) e il secondo come revisore (Laudonia), ci riprovano ancora, questa volta affrontando un’antologia di canzoni classiche napoletane, attraverso una trascrizione e arrangiamento per orchestra giovanile che li ha visti impegnati in un interessante organico strumentale, quello più in voga nei nostri licei musicali.

Infatti a distanza di poco più di dieci anni dall’istituzione dei licei musicali, l’esigenza di reperire materiale sempre più nuovo per l’insegnamento della musica d’insieme, si concretizza con un nuovo repertorio che vedrà protagonista l’epoca d’oro della Canzone Classica Napoletana.

Stiamo parlando di uno dei più grandi patrimoni mondiali, unico per struttura melodica e armonica, ma soprattutto per aver impiegato versi immortali i cui artefici sono stati alcuni dei più grandi poeti a cavallo tra Ottocento e Novecento, come Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, E. A. Mario e così via.

A tal proposito i nostri due docenti si sono dedicati ad un’antologia di brani di musica d’insieme (con parti staccate) destinati all’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale e i licei musicali.

Tre le composizioni trascritte dal repertorio classico napoletano:

1) Tarantella luciana di L. Bovio e E. Cannio;

2) Funiculì funiculà di G. Turco e L. Denza;

3) ’O surdato ‘nnammurato di A. Califano e E. Cannio. 

Gli arrangiamenti presentano un organico misto che può essere variato a seconda delle esigenze: 

Tarantella luciana: due flauti, due clarinetti, violino, violoncello, due chitarre, due pianoforti, percussioni; 

Funiculì funiculà: due flauti, due clarinetti, violino, violoncello, due chitarre, due pianoforti, percussioni;

‘O surdato ‘nnammurato: due flauti, due clarinetti, due chitarre, due pianoforti, percussioni.

Gli ultimi due brani contengono le parti di voce solista e coro che, in caso di mancanza, possono essere sostituiti da strumenti melodici.

L’opera fornisce un repertorio valido per esibizioni e concorsi.

Il vasto e prezioso patrimonio delle Canzoni Classiche Napoletane, che ci invidiano in tutto il mondo, non solo rappresenta una grande e immensa ricchezza d’arte e di cultura il cui risultato è sempre stato di sorprendente attualità, ma il suono e il ritmo di cui sono impregnate queste importali melodie, si adattano perfettamente a qualsiasi tipo di arrangiamento, soprattutto al jazz, ma anche ad altre forme libere e particolarmente efficaci come la recente revisione dei nostri due docenti e musicisti che, con il loro attento e stimolante arrangiamento, hanno sottolineato, ancora una volta l’importanza di questo vasto patrimonio culturale che rende la città di Napoli e le sue tradizioni, un unicum mondiale. 

Articolo pubblicato il: 18 Gennaio 2021 0:39

Carlo Farina

Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.