È iniziata sulle note di “Via”, canzone di Claudio Baglioni (interpretata con i due “copiloti” Claudio Bisio e Virginia Raffaele), l’edizione numero 69 del Festival di Sanremo. Il direttore artistico (scherzosamente definitosi “dirottatore”) ha iniziato la kermesse con queste parole: “Siamo qui per vivere una nuova avventura con energia, euforia, poesia, per un lungo cammino che fino a sabato ci porti verso l’armonia, che è il senso di quest’avvenimento. L’armonia -ha aggiunto Baglioni- è un percorso verso la bellezza, non è una condizione di partenza, ma di arrivo, a volte difficile. È un traguardo, un percorso che consiste nel collegare elementi e significati diversi e opposti, come nel simbolo yin e yang che ispira il numero 69”.
Oltre alle esibizioni dei 24 big in gara, spiccano quelle dei primi superospiti: Andrea Bocelli e Giorgia. Il primo ha duettato con Baglioni ne “Il mare calmo della sera”, canzone con cui nel 1994 vinse tra le nuove proposte spiccando il volo verso una grande carriera, per poi “passare il testimone” al figlio Matteo, con cui ha duettato in “Fall on me”.
Da segnalare, inoltre, il commosso saluto dell’Ariston a Fabrizio Frizzi, che ieri avrebbe compiuto 61 anni.
La classifica parziale sulla base del voto della giuria demoscopica, che pesa per il 30%, è stata divisa in tre zone. Nella zona blu (quella alta) si sono piazzati Ultimo, Loredana Bertè, Daniele Silvestri, Irama, Simone Cristicchi, Francesco Renga, Il Volo e Nek.
Nella zona gialla, quella intermedia, ecco Enrico Nigiotti, Federica Carta e Shade, Boomdabash, Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Patty Pravo con Briga e Arisa.
Nella zona bassa, quella rossa, Mahmood, Achille Lauro, Nino D’angelo e Livio Cori, Einar, Ghemon, Motta, Ex-Otago e The Zen Circus.
I due “copiloti” di Sanremo 2019, Claudio Bisio e Virginia Raffaele, hanno mostrato buona intesa sul palco, certamente destinata a crescere nelle prossime serate, scatenando quelle polemiche che da tradizione accompagnano la manifestazione. Il primo ha dato vita a un monologo “in difesa” di Claudio Baglioni, dopo le polemiche dei giorni scorsi generate dalle parole del direttore artistico sull’incapacità di risolvere il problema dei migranti:
“Passerotto non andare via -dice Bisio- è una chiarissima esortazione ai migranti: restate qui. È stato lui a fargli venire l’idea, li ha sobillati. Loro non ci pensavano nemmeno, stavano lì, con il pentolone, a cantare hakuna matata”. Quest’ultima battuta ha sollevato polemiche da parte del social media manager di Salvini, Luca Morisi, e di molti altri telespettatori.
I tre conduttori hanno anche reso omaggio al Quartetto cetra, insieme all’attore Claudio Santamaria, mentre Virginia e Pierfrancesco Favino (che l’anno scorso era tra i conduttori) hanno “omaggiato” il musical dell’anno, in una “lotta” tra Bohemian Rhapsody, Mary Poppins e… Sister act.
Articolo pubblicato il: 6 Febbraio 2019 10:43