All’interno del Decreto Rilancio, finanziato con 55 miliardi di euro (“più del corrispettivo di due manovre”, ha sottolineato il Presidente del consiglio Giuseppe Conte) per far rialzare il Paese nella crisi provocata dalla pandemia di Coronavirus, rientra anche il reddito di emergenza.
L’assegno andrà da 400 a 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare: sarà erogato a partire da maggio per i prossimi tre mesi. Nelle settimane scorse la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, aveva ipotizzato di raggiungere tre milioni di persone, compresi lavoratori a tempo determinato con contratto scaduto e lavoratori irregolari.
Per le famiglie che ricevono il reddito di cittadinanza, se la somma percepita è più bassa rispetto a quella prevista dal Rem, ci sarà la possibilità di integrare vecchio e nuovo sussidio. La misura è dedicata a chi è escluso dagli altri sussidi istituiti con il “Cura Italia” per affrontare la crisi legata all’emergenza Covid 19.
Il Reddito di emergenza andrà richiesto all’Inps tramite l’apposito portale predisposto dall’Istituto (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53718) oppure a Caf e patronati.
Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica entro il 30 giugno 2020, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. Dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, sono consultabili i manuali che forniscono le indicazioni per la corretta compilazione della richiesta. A breve sarà disponibile la circolare esplicativa, con le indicazioni di dettaglio relative alla disciplina della misura.
La norma prevede che le modalità di richiesta, riconoscimento ed erogazione siano le stesse previste per il Reddito di cittadinanza.
Articolo pubblicato il: 23 Maggio 2020 11:22