lunedì, Novembre 25, 2024

Inquinamento e tumori, presentata una interrogazione sulla situazione a Napoli Est

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

A Napoli est non è mai partita una vera e propria bonifica del territorio dopo la dismissione di diverse raffinerie a seguito dell’esplosione del deposito di carburante Agip.

Napoli Est | “In queste ore ho presentato un’interrogazione destinata ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, e della Salute, Giulia Grillo, firmata da me, come primo firmatario, e da altri 49 senatori del Movimento 5 Stelle, per chiedere che si tuteli l’ambiente e la salute dei cittadini della zona orientale di Napoli, dove da più di trent’anni la qualità dell’acqua, dell’aria e del suolo mette a repentaglio la salute dei residenti”. Il senatore partenopeo Vincenzo Presutto (M5S), in un’interrogazione, ha voluto chiedere l’intervento e il monitoraggio della situazione ambientale a Napoli est visto che in quell’area della città, dal 1985 a oggi, non è mai partita una vera e propria bonifica del territorio dopo la dismissione di diverse raffinerie a seguito dell’esplosione del deposito di carburante Agip.

Quali sono i livelli di inquinamento nell’area?

“Premesso che l’incidenza dei tumori, anche giovanili, nell’area di Napoli est è ben oltre la media nazionale, come confermano le numerosissime testimonianze dirette e quelle riportate su diversi organi di stampa e anche, da ultimo, dal rapporto BES stilato dall’Istat nel 2018, secondo cui la provincia di Napoli è fra le province italiane a più alto tasso di incidenza di tumori del Paese, chiedo ai ministri chiamati in causa: quali siano i livelli di inquinamento presenti nell’area orientale di Napoli e quali i rischi per le persone che abitano quelle zone; quali iniziative i Ministri in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, intendano adottare per verificare lo stato di avanzamento degli interventi di bonifica e comunque per accelerarne l’effettiva attuazione; se vi siano forme di monitoraggio continuo dell’inquinamento dell’aria e falde idriche e se siano stati approntati piani di bonifica che interessano il Sito di Interesse Nazionale (SIN) nel suo complesso o, in alternativa, che prevedranno le dovute cautele nell’evitare che i lotti bonificati non vengano poi nuovamente inquinati da i territori limitrofi”.

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