È nata in piena pandemia, il 29 ottobre del 2020, sfidando più di un ostacolo: aprire un’attività nel bel mezzo di una crisi economica e sanitaria senza precedenti ed imporsi in un mercato nuovo come imprenditrici donne e under 35. Si chiama “Invertika” – che vuol dire invertire, cambiare, capovolgere la realtà guardandola da prospettive sempre nuove – il brand di “Sportswear for limitless women” nato dalla passione per le discipline aeree e acrobatiche di due giovani donne, la napoletana Fabrizia Grassi e la veronese Giada Dalle Vedove.
Entrambe non ancora trentenni hanno deciso di fare della propria passione per lo sport un’impresa che potesse esaltarne i valori fondanti di emancipazione e superamento dei propri limiti, creando una linea di outfit confortevoli e capaci di esaltare le doti fisiche di chi li indossa. Invertika realizza capi sportivi per donne consapevoli che con il sacrificio, l’allenamento e il duro lavoro è possibile raggiungere qualsiasi obiettivo, puntando su ricerca dei materiali estremamente innovativi, studio degli stili, attenzione ai dettagli e alla vestibilità.
Attualmente la commercializzazione del prodotto B2C avviene attraverso e-commerce (www.invertika.it), marketplace, palestre settoriali e temporary shop presenti agli eventi di settore nazionali ed internazionali. Ma l’obiettivo a breve termine è allargare la presenza sul mercato puntando a una distribuzione B2B in negozi fisici e catene sportive. E’ già in rampa di lancio, inoltre, una nuova collezione fitness creata con il tessuto innovativo “Innergy” – ad oggi utilizzato esclusivamente a livello medico e cosmetico – che rinvigorisce, tonifica, riduce l’affaticamento muscolare, migliora l’elasticità cutanea e le prestazioni atletiche.
“Abbiamo voluto creare qualcosa che potesse andare oltre gli stereotipi di genere e che riuscisse a garantire allo stesso tempo femminilità ed equilibrio interiore, attraverso capi in grado di esaltare tutte le forze e le abilità, non solo fisiche – spiegano Fabrizia e Giada -. Lo sport può essere un ulteriore strumento nel lungo percorso di emancipazione femminile, perché ci ha insegnato a pensare che i limiti esistono solo per essere superati”.
Articolo pubblicato il: 15 Marzo 2022 16:07