Ischia, la celebre isola verde che si affaccia sul Golfo di Napoli, è senza dubbio uno dei posti più incantevoli del mondo. E anche quest’anno, nonostante la pandemia Covid 19, l’isola è ancora una volta meta per le vacanze per turisti da tutto il mondo. Ecco alcuni dei suoi luoghi assolutamente da visitare.
La sagoma del Castello Aragonese annuncia a chi arriva dal mare che Ischia è vicina. Il massiccio simbolo dell’isola è collegato alla terraferma con un ponte rifatto più volte nei secoli, perché ogni tanto il mare se lo porta via. Già dal 474 a.C. i Greci si erano rifugiati su questo isolotto per difendersi dai nemici ma fu Alfonso D’Aragona, nel 1441, a trasformarlo in una cittadella fortificata. Oggi il Castello deve solo difendersi dall’assalto dei turisti, che lo “attaccano” solo per visitare la Chiesa dell’Immacolata, la Cattedrale dell’Assunta con la cripta, il Convento delle Clarisse e soprattutto i panorami sul Golfo di Napoli.
I romani, che le cure termali le apprezzavano, si godevano le acque termali di Ischia quando il resto del mondo viveva ancora in uno stato di barbarie. I più famosi sono i Giardini Termali Poseidon, i Giardini Afrodite, Eden e Tropical, le Terme di Castiglione, Bagnitiello, Negombo e Cavascura.
Tutti caratterizzati da piscine con acqua di diversa temperatura, cascate, saune e l’accesso al mare attraverso una spiaggia privata. Non mancano mai servizi accessori per la bellezza e il benessere, come massaggi, trattamenti fanghi, palestre e così via. I giardini e i parchi sono dei veri stabilimenti, avendo solarium con lettini e ombrelloni, ristoranti, bar.
I circa 230 scalini da affrontare per arrivare alla Baia di Sorgeto non sono certamente un ostacolo: le sorgenti di acqua calda che affiorano dal sottosuolo incrociano l’acqua del mare, creando vasche e piscine naturali di varia grandezza e temperatura. Per la gioia di residenti e soprattutto turisti, che la affollano durante tutto l’anno.
Sant’Angelo è il borgo chic di Ischia, quello più apprezzato dai VIP e da chi vuole starsene lontano dalla folla dei vacanzieri. Il famosissimo borgo con le case colorate, infatti, è interamente pedonalizzato e non è facile da raggiungere. È collegato con un solo autobus, di solito molto affollato, e il viaggio da Ischia Porto dura circa 1 ora. Arrivati al capolinea c’è una bella passeggiata di 1 km da fare (o un costoso taxi) per arrivare nel borgo.
I romani furono i primi a scoprire le eccezionali qualità curative dell’acqua della Sorgente di Nitrodi, tanto da erigere un ninfeo posto sotto la protezione delle ninfe “Nitrodes” e di Apollo, dio da sempre associato a bellezza e salute fisica.
Si tratta delle uniche acque termali di Ischia che si possono anche bere, risultando terapeutiche per diuresi, depurazione dei reni, riduzione dell’acido urico, gastriti, ulcere.
Inoltre, l’acqua di Nitrodi rende la pelle liscia come seta. In più, elimina foruncoli, impurità e ha anche un rapido effetto cicatrizzante. La Sorgente di Nitrodi non è un vero e proprio parco termale, ma un percorso nella natura in cui alle sorgenti si alternano giardini e percorsi aromaterapici.
La chiesa del Soccorso è uno dei luoghi simbolo dell’isola verde e, in particolare, di Forio. Dedicata a Santa Maria della Neve, sorge in una posizione talmente particolare, che ogni giorno, al tramonto moltissime persone si radunano sulla terrazza che si trova alle sue spalle per assistere al fenomeno del sole che “scompare” nel mare, che circonda la chiesa per tre lati, e osservare il cosiddetto “raggio verde”. Scientificamente, si tratta di una manifestazione atmosferica di complessi giochi di luce e colori, che può essere osservato all’alba o, appunto, al tramonto, solo in condizioni di cielo limpido e senza foschia.
Quando il sole è quasi completamente sotto la linea dell’orizzonte, si può assistere, per pochi istanti, alla formazione di un bordo verde e, successivamente, di alcune piccole strisce che si uniscono fino a formare un solo fascio. Quando questo sparisce, da sotto l’orizzonte, dove il sole è calato o sorto, appare un flebile bagliore verde, in grado di illuminare il cielo, come se fosse proiettato da un faro.
Leggenda vuole che per poterlo scorgere si debba avere la mente sgombra da pensieri negativi e l’animo in pace. Così come che chiunque sia in grado di vederlo, possa ottenere, secondo una tradizione celtica, la capacità di vedere con chiarezza nel proprio cuore, ma anche in quello degli altri.
Vi si accede attraverso 20 scalini in piperno, che portano all’atrio dove sorgono 5 caratteristiche croci, sempre in piperno. La facciata bianca è adornata di una ricca scala ricoperta di preziose maioliche del ‘700, che raffigurano santi e scene della Passione di Cristo. L’architettura grecobizantina, moresca e mediterranea si fondono in maniera inconfondibile. Al suo interno si succedono diversi tipi di volta. Al suo interno vengono conservate diverse opere d’arte, tra cui una pala di Cesare Calise che raffigura Sant’Agostino.
Ischia Ponte anche conosciuta come Borgo di Celsa della Città d’Ischia sin dalla fine del 1300 grazie alle piante di gelso che la ricoprivano, conservando al tempo stesso il fascino e le caratteristiche del tipico borgo mediterraneo di pescatori.
Il piccolo borgo è collegato al Castello Aragonese. Molto caratteristica con i negozi di souvenir, ristorantini sul mare e il ponte che porta al Castello. Musica e locali per gustare la bibita preferita godendo di un panorama magico costellato dalle luci del borgo.
Per tutto il secolo la città di Ischia rimase la più ricca e popolosa dell’isola e il suo destino si staccò sempre di più dal Castello che invece nel frattempo iniziò il suo periodo di declino venendo abbandonato dalle famiglie che preferirono spostarsi sulla terraferma.
Lo scalo di Ischia Ponte inoltre è rimasto il preferito dagli isolani fino a che non è stato aperto il Porto borbonico.
Palazzi patrizi e case di pescatori si sono sempre alternate nel corso dei secoli a Ischia Ponte e tanti i palazzi storici che ancora oggi testimoniano l’antico splendore.
Il giardino di Lady Walton, comunemente conosciuto come La Mortella, è un giardino creato da Susana Walton, moglie del compositore inglese William, a Forio, nella parte occidentale dell’isola d’Ischia. A partire dal 1990 il giardino è aperto al pubblico tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 9,00 alle 19,00.
Il termine mortella in napoletano indica, il “mirto divino”, una pianta che spunta con grande abbondanza tra le rocce della collina su cui si sviluppa il giardino e che rivestiva notevole importanza nella mitologia greco-romana, a volte rappresentando la bellezza o la verginità, altre volte l’amore o la fortuna pagana.
Nel giardino sono presenti collezioni di specie vegetali provenienti da svariati paesi: felci arboree del continente australe, protee e aloe provenienti dal Sudafrica, yucche e agavi messicane, oltre che palme, cicadacee, magnolie e camelie, bauhinie.
Piante assai rare sono la Spathodea campanulata originaria dell’Africa tropicale, la Jacaranda mimosifolia dell’Argentina, la Dracaena draco delle Canarie, la Puya berteroniana del Cile, i metrosideros della Nuova Zelanda, la Chorisia speciosa e molti esemplari di orchidee.
Nella serra della Victoria vengono inoltre coltivate la ninfea Victoria amazonica e la rarissima rampicante delle Filippine Strongylondon macrobotys, famosa per i fiori color verde giada.
Madonna di Zaro è l’appellativo con cui viene venerata Maria, madre di Gesù, in seguito alle apparizioni che si verificherebbero dal 1994 nel bosco di Zaro, nell’isola d’Ischia.
Zaro è una località boschiva situata nell’isola d’Ischia – di fronte a Napoli – e precisamente nel territorio del comune di Forio, confinante con il comune di Lacco Ameno. Qui la Madonna apparirebbe, a partire dall’8 ottobre 1994, ad alcuni ragazzi e ragazze.
Inizialmente i veggenti divulgavano direttamente i messaggi che riferivano di aver ricevuto. Successivamente, a partire dal 1995, avendo il vescovo locale affidato al parroco di Lacco Ameno il compito di seguire i ragazzi, i messaggi venivano prima riassunti e poi letti il giorno 26 del mese successivo, dopo la recita del Rosario, nel luogo delle presunte apparizioni.
Attualmente solo due veggenti, Angela e Simona, avrebbero ancora le apparizioni, l’8 e il 26 di ogni mese. Dal 26 maggio 2013 i messaggi relativi vengono di nuovo letti immediatamente.
Articolo pubblicato il: 12 Agosto 2020 7:00