È iniziato il censimento permanente 2019 dell’Istat, con alcune differenze rispetto al passato. Come spiega l’istituto di statistica sul proprio sito, il censimento non coinvolge più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione di esse. Perciò, ogni anno i nuclei chiamati a partecipare sono circa 1,4 milioni, in oltre 2.800 comuni (tra cui le città italiane principali, come Milano, Roma e Napoli).
Nonostante le rilevazioni vengano fatte su una base campione e non sull’intera popolazione, il nuovo censimento è comunque in grado di fornire informazioni rappresentative dell’intera cittadinanza, grazie alla cosiddetta rilevazione areale, cioè quelle in cui le famiglie ricevono la visita a casa di un addetto del Comune, e quelle da lista, ottenute dalla compilazione di un apposito questionario che l’Istat ha inviato estraendo dalle liste anagrafiche del Comune un campione di famiglie. Le famiglie che non riceveranno alcuna lettera non faranno parte del campione. Tutte le informazioni rilasciate dalle famiglie devono fare riferimento alla data del 6 ottobre 2019.
Dal 10 ottobre al 13 novembre, si svolge la rilevazione con le interviste tramite rilevatore. La famiglia viene contattata dal rilevatore munito di tesserino che, dopo aver raccolto alcune informazioni anagrafiche, prospetta le diverse modalità di partecipazione al censimento e di compilazione del questionario. Ci sono varie opzioni: intervista faccia a faccia presso il proprio domicilio con il rilevatore, che raccoglie su tablet tutte le informazioni; autocompilazione del questionario su tablet presso il proprio domicilio, in presenza del rilevatore; intervista faccia a faccia presso il Comune con operatore comunale (o con il rilevatore stesso), che raccoglie su tablet tutte le informazioni; autocompilazione del questionario presso il Comune su un PC o tablet messo a disposizione dal Comune stesso, in presenza del rilevatore.
Tra il 14 novembre e il 20 dicembre è possibile che il rilevatore ritorni per accertarsi della presenza/assenza dell’individuo precedentemente mancante o dell’intera famiglia, senza effettuare l’intervista.
Secondo l’Istat, i principali vantaggi introdotti dal rilevamento attraverso campione sono un forte contenimento dei costi della rilevazione e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie. La partecipazione al censimento – ricorda l’Istat – è un obbligo di legge, la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione.
Articolo pubblicato il: 8 Ottobre 2019 10:32