mercoledì, Dicembre 18, 2024

Italia campione d’Europa: un Gruppo capace di adattarsi a tutte le situazioni

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

L’Italia di Roberto Mancini sul gradino più alto del podio a Euro 2020: trionfano lo spirito di gruppo e la capacità di adattarsi a tutte le situazioni (in campo e fuori).

Ogni vittoria nella storia dell’Italia calcistica è caratterizzata dalla presenza di un Gruppo capace di far quadrato di fronte a tutte le situazioni, sia in campo che fuori. È successo ad esempio ai Mondiali del 1982 e del 2006, riproponendosi splendidamente anche ad Euro 2020.

L’attaccamento alla maglia della Nazionale, l’amicizia tra giocatori e staff e il progetto tattico firmato da Roberto Mancini hanno fatto la differenza in senso assoluto, consegnando un titolo davvero meritato dopo ben 53 anni dall’Europeo di Roma del 1968.

Il Gruppo (con la G maiuscola) ha fatto la differenza sotto tutti gli aspetti, a cominciare da quello tattico. Sono stati vari i cambiamenti nel corso della manifestazione, eppure la qualità della squadra è rimasta la stessa (vedasi il cambio Locatelli-Verratti e, soprattutto, quello tra lo sfortunatissimo Spinazzola ed Emerson).Italia campione d’Europa: un Gruppo capace di adattarsi a tutte le situazioni Il modulo di riferimento è l’offensivo 4-3-3, con una difesa solidissima (guidata da saracinesca Donnarumma e dai totem Bonucci e Chiellini, con splendidi terzini offensivi come Di Lorenzo e Spinazzola), centrocampo di assoluta qualità (Barella, Jorginho e Verratti) e un attacco che ha alternato fantasia e voglia di aiutare gli altri reparti (Berardi, Chiesa, Immobile, Insigne).

Tutti insieme hanno fatto l’impresa, adattandosi alla perfezione alle varie situazioni del torneo itinerante, capendo quando essere “martello” con il bel gioco e quando “incudine”. Dopo il dominio delle gare nel girone di Roma (Turchia, Svizzera e Galles), le prime difficoltà sono state incontrate con l’Austria agli ottavi: nei supplementari ci pensarono Chiesa e Pessina (altro gregario di lusso) a togliere le castagne dal fuoco.

La partita più bella è stata senza dubbio quella col Belgio, dominato per 75 minuti e steso dai gol di Barella e di Insigne (il cui tiro a giro è ormai famoso in tutto il mondo). Il grave infortunio di Spinazzola ha poi portato gli azzurri a una difesa a oltranza (come tradizione italiana) e la semifinale è servita.

La gara più sofferta è stata quella con la Spagna, ma il carattere degli azzurri è stato più forte della qualità avversaria, con gli iberici sconfitti ai rigori: da sottolineare i complimenti di Luis Enrique a fine partita.

Fino all’apoteosi di ieri sera, con gli azzurri (sotto dopo due appena minuti a causa del gol di Shaw) che avrebbero meritato il successo ben prima dei tiri dal dischetto al cospetto dell’Inghilterra (e del glorioso Wembley quasi completamente bianco).Italia campione d’Europa: un Gruppo capace di adattarsi a tutte le situazioni Come detto, il Gruppo ha fatto la differenza, ma il merito di Mancini sta anche nell’aver costruito uno staff di livello mondiale, pieno di suoi ex compagni alla Sampdoria (Evani, Lombardo, Salsano e soprattutto Vialli), oltre a due campioni del mondo come Oriali e De Rossi (fondamentali in circostanze del genere).

È davvero andato tutto bene, anche dal punto di vista della preparazione atletica, visto che gli azzurri si sono aggiudicati il trofeo dopo aver finito ben tre partite su sette al 120’minuto (con tanto di rigori in semifinale e in finale).

L’appuntamento è ora ai Mondiali di Qatar 2022, dove l’Italia si presenta da favorita, come lo saranno l’Argentina di Messi (fresca di Copa America), il Brasile di Neymar, la stessa Inghilterra, la Spagna e la Francia (senza dimenticare una Germania vogliosa di ripartire dopo le ultime delusioni). E chissà che le Notti Magiche non possano essere vissute anche nella terra degli sceicchi…

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