“È tutto vero” ha confermato il notaio Morone all’AGI, “lei voleva comprare pagando in Bitcoin, lui era disposto a vendere. Si sono rivolti a me perché un’amicizia in comune sapeva che sono un appassionato di questi temi, così mi sono chiesto: perché no? L’idea mi è piaciuta subito, non vedo perché dovremmo ostacolare una tecnologia che avanza”. Se l’acquisto di Torino è unico in Italia, non è il solo in Europa. A dicembre scorso infatti nel Regno Unito due sviluppatori hanno venduto due case per l’equivalente in Bitcoin di 945mila sterline (poco più di 1 milione di euro), mentre pochi giorni fa un altro episodio simile si è verificato a Tarragona, in Spagna. “Ora tutti dicono che è finita e che il Bitcoin è morto, per la centosettantacinquesima volta”, ha commentato Brian Kelly, gestore di hedge fund della BK Capital Management, “in realtà è questo il momento di iniziare a guardarlo, dal lato dell’acquisto”.
Come effettuare un pagamento in Bitcoin
In pratica, i Bitcoin costituiscono un sistema di pagamento analogo a quello delle carte di credito o di Paypal. Tramite essi, si possono acquistare beni e servizi via internet e con la crescente popolarità, un numero sempre più grande di attività commerciali permette di effettuare pagamenti con questa moneta. I vantaggi di pagare con i Bitcoin sono vari: si paga facilmente, i costi delle transazioni sono nulli, inoltre, il tutto funziona senza intermediazioni e in completo anonimato. Inoltre gli store online che consentono di pagare in Bitcoin i prezzi sono indicati anche (o solo) in BTC e generalmente sul sito è esposto anche il logo della criptovaluta. Esistono anche delle carte di debito (spesso che girano sul circuito Visa) che si ricaricano in criptovalute, ma consentono di spendere euro! Quindi basta avere una di queste carte per poter spendere Bitcoin ovunque vengano accettate carte di debito. La conversione verrà effettuata dal gestore della carta al momento del pagamento.
Queste carte però hanno un difetto: i costi. Infatti trattengono una cifra come commissione sul cambio, quindi usarle per fare pagamenti significa avere un costo in più. Ovvero se riuscite a trovare venditori che accettano il pagamento diretto in criptovaluta spendete di meno, mentre se volete usare queste carte per pagare con criptovaluta dovete mettere in conto dei costi superiori. La cosa bella però è che sono accettate da tutti, perchè il venditore nemmeno saprà che lo avete pagato in criptovalute (lui riceverà direttamente gli Euro come se aveste effettuato il pagamento con una qualsiasi carta Visa “normale”).
Articolo pubblicato il: 30 Gennaio 2018 13:02