L’Inter dopo il Napoli, tutto in otto giorni. Dal test del San Paolo, in vista della prima partita chiave della stagione, quella di Atene, al match-clou di stasera che dà alla Juventus “un grandissimo stimolo”. Allegri calca il segno di un periodo di grandissime sfide. “Non capita tutti gli anni – dice il tecnico bianconero – di giocare in una settimana due volte contro la prima in classifica”. Juve-Inter è una delle tante sfide per lo scudetto 2018, è l’opinione di Allegri: “Metterà di fronte due delle squadre che si contenderanno fino all’ultimo il titolo con Napoli, Roma e Lazio, ma non è una partita che decide lo scudetto”.
Grande la consapevolezza del valore dell’avversario: da Spalletti, “tecnico che è in grado di sfruttare le caratteristiche dei giocatori, bravissimo a leggere le partite, che mai si fossilizza su sistemi o moduli di gioco”, ad Icardi, attaccante “che segna tanto e incide, come Higuain, sul gioco della squadra”.
Dopo il match contro il Napoli, un altro esame si staglia sul cammino della Juventus, il derby d’Italia, partita che probabilmente darà grande indicazioni sulla corsa tricolore. “Ma per come stanno andando le cose, – argomenta Allegri difficilmente le grandi perderanno punti con una piccola, quindi gli scontri diretti saranno fondamentali, specialmente per noi che ne abbiamo tre nelle ultime cinque partite”.
Con una classifica che parla chiaro e certifica la crescita e la forza dell’Inter, non più mina vagante del campionato ma seria candidata al titolo, Luciano Spalletti getta la maschera alla vigilia del match che vale un pezzetto di scudetto. Lo fa a modo suo, senza esaltarsi e senza caricare il gruppo di ulteriori responsabilità, ma semplicemente ribadendo che davanti gli obiettivi sono importanti per una squadra ormai consapevole della propria qualità e che magari vorrà dimostrare di non essere neppure troppo Icardi-dipendente, considerato lo splendido momento di forma del capitano. Motivo per cui, a maggior ragione, la sfida in casa della Juve diventa l’esame più importante dopo mesi di duro lavoro. “Sappiamo chi siamo, non serve la partita contro la Juventus per scoprirlo – chiarisce l’allenatore nerazzurro in conferenza stampa -. Andremo a Torino consapevoli della nostre forze e per prendere più punti possibili. Arrivare a questa gara da primi in classifica vuol dire che abbiamo una precisa identità su cui continuare a lavorare, pensando a quegli obiettivi che abbiamo nella testa, perché per raggiungerli ci vorranno moltissimi punti visto come vanno le altre squadre”.
Sa bene, il tecnico Certaldo, che quella di stasera non è una partita di qualunque. Perché è il nome dell’avversario che fa la differenza. “Non giochiamo con la terza in classifica ma con una squadra che ha vinto gli ultimi sei scudetti ed è arrivata due volte in finale di Champions negli ultimi tre anni. Però, ripeto, in questi mesi abbiamo costruito una nostra identità, una nostra convinzione. Poi sarà il campo a dire se è abbastanza per poter ambire a vincere o confrontarsi con squadre come la Juventus”.
Vietato farsi impressionare, il tecnico chiede ai suoi “una gara di carattere sin dal primo pallone. Anche perché Allegri è uno dei migliori a cambiare volto alla squadra a partita in corso. Noi dobbiamo essere bravi a rispondere sempre con la mossa giusta”.
Nessun tipo di vantaggio va concesso ai rivali.
Le probabili formazioni
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. Allenatore: Allegri
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Skriniar, Santon; Gagliardini, Vecino; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. Allenatore: Spalletti
ARBITRO: Valeri di Roma.