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Juventus, ecco l’inchiesta di Report: “Biglietti per i boss”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Report: la redazione del programma di Rai 3 ha realizzato un’inchiesta sui rapporti tra il club bianconero e la ‘Ndrangheta.

Aggiornamento in data 29 ottobre ore 22,00 – Replica di Report alle dichiarazioni di Andea Agnelli.

Report questa sera è tornata a parlare dello scandalo Juventus-Ultras dopo le dichiarazioni di Andrea Agnelli: “Siamo fieri del comportamento del nostro security manager, la sua posizione non è in discussione”.

Graziella Bernardis, ex compagna dell’ultrà bianconero Raffaello Bucci, ha dichiarato alla trasmissione tv Report: “Mi ha detto: questa volta abbiamo fatto qualcosa di pesante, abbiamo scritto della tragedia di Superga. Uno degli striscioni dovrebbe averlo fatto lui, dicendomi che con Alessandro (D’Angelo, il security manager della Juventus coinvolto nell’inchiesta, ndr) riuscivano a fare tutto, non ci sarebbe stato nessun problema perché, come al solito, sarebbero riusciti a far entrare tutto, Alessandro mi aiuta a far entrare tutto”. Ricordiamo che Bucci è morto suicida nel luglio del 2016.

Puntata di Report in onda lunedì 21

Ieri sera è andata in onda su Rai 3 la trasmissione Report, con un’inchiesta sul fenomeno del bagarinaggio per le partite della Juventus. Il programma condotto da Sigfrido Ranucci si è concentrato sui rapporti tra tifo organizzato, dirigenza bianconera e boss della ‘Ndrangheta.

Tra i contributi, c’è un’intervista all’ex ultras Bryan Herdocia (detto Lo Squalo). L’uomo ha ammesso che il gruppo dei Drughi ha continuato a fare bagarinaggio fino alla fine della scorsa stagione. Sullo schermo è infatti comparsa una chat da cui si ricava che per Tottenham-Juve dello scorso 3 marzo (ottavi di Champions) sono stati venduti “a 250 sterline biglietti che ne costavano 35”. Secondo quanto rivelato dalla trasmissione, biglietti a prezzo maggiorato sono stati venduti anche per Juve-Lazio del 28 agosto e Valencia-Juve del 18 settembre.Juventus, ecco l’inchiesta di Report: “Biglietti per i boss” Ma l’inchiesta va ben oltre. Secondo quanto raccolto da Report, Raffaello Bucci, ex ultras morto il 7 luglio 2016 dopo essere caduto da un viadotto a Fossano (Torino), si suicidò dopo essere stato malmenato per una questione di soldi legata proprio al bagarinaggio dei biglietti (i suoi interlocutori potrebbero avergli anche minacciato il figlio). Sulla morte di Bucci (che nel 2015 aveva cominciato a collaborare con la Juve come “supporter liason officier”) la procura di Cuneo ha da tempo aperto un’inchiesta. Placido Barresi, boss già condannato all’ergastolo, ha riferito al giornalista che nella questione bagarinaggiomica entrano solo i Dominello, entra tutta la Calabria unita”.

Ed è sempre lui a ipotizzare che da Bucci “volevano i soldi indietro”. Se è così, è possibile che l’ex ultras sia stato picchiato da persone che poi hanno minacciato suo figlio. Tale conclusione si ricava anche dalla telefonata (fatta ascoltare nel corso del programma) di Alessandro D’Angelo, capo della security, al calciatore Bonucci, di cui sono state mostrate delle chat con un tifoso: “Ieri mattina era andato a Palazzo di Giustizia (per essere interrogato dai pm, ndr). Ne è uscito sconvolto. Ha avuto paura. Perdonatemi, diceva. Ma non aveva paura di noi”.

Ad oggi, le vicende non sembrano essere cambiate. Tutto ciò nonostante il presidente del club bianconero, Andrea Agnelli, sia stato condannato ad un anno (poi ridotto a 3 mesi più una maxi multa) per aver violato le leggi sulla vendita dei biglietti.Juventus, ecco l’inchiesta di Report: “Biglietti per i boss” Non condannato invece l’ex dg Beppe Marotta che prima – su richiesta di Dominello – fa sostenere un provino al figlio di un membro della cosca Bellocci di Rosarno e poi regala 5 biglietti sempre a Dominello per la semifinale di Champions del 2015 contro il Real Madrid. “Quando ho piazzato i biglietti nel 2015 fuori dal Bernabeu – ha aggiunto Herdocia – il tipo che me li dava era nervoso perché c’era un aereo in ritardo. Andò in tilt. “Tu non sai di chi sono questi biglietti, tu non sai a chi vanno. Se non arrivano in tempo e non pagano, qui finisce male“.

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