lunedì, Dicembre 23, 2024

Juventus-Napoli, le motivazioni del giudice sportivo: “Nessuna forza maggiore, gli azzurri avevano già cancellato il volo”

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Secondo il giudice sportivo che ha sentenziato il 3-0 a tavolino per la partita Juventus-Napoli, non ci sarebbe stata alcuna forza maggiore a impedire la partenza. Ma il club azzurro si dice “fiducioso nell’appello”.

Il Napoli poteva partire per Torino e per questo motivo ha subito la sconfitta a tavolino per 3-0 e la penalizzazione di -1 in classifica. E’ questa la conclusione alla quale è giunto il giudice sportivo della Lega. Secondo Mastrandrea la prima parte del carteggio con le Asl non era “ostativa” della trasferta. Per Mastrandrea i pronunciamenti descritti dalle Asl “delineano un quadro che non appare affatto incompatibile con l`applicazione delle norme specifiche dell`apposito Protocollo sanitario Figc e quindi con la possibilità di disputare l`incontro di calcio programmato in Torino”. In pratica, non c`è stata “forza maggiore”.

Solo successivamente, con i chiarimenti forniti la domenica alle 14.13, “l`ordine dell`Autorità assumeva valenza incidente e connotati prescrittivi chiari”. Ma a quel punto non c`era più tempo per andare a Torino, visto che la trasferta era “nel frattempo divenuta di suo impossibile”. In altre parole, il Napoli avrebbe rinunciato alla trasferta di Torino prima della prescrizione delle autorità nelle ultime mail del carteggio. Ecco quindi, la responsabilità del club, anche rispetto alla violazione dell`articolo 53, comma 2, una delle norme aggiunte dal consiglio federale proprio nel momento della ripartenza del campionato in giugno.

Juventus-Napoli, per il giudice sportivo trasferta non impossibile

Dunque, la trasferta del Napoli per il verdetto non sarebbe stata “impossibile”. Perché la società non avrebbe fatto tutto il necessario per andare a Torino e rispettare il protocollo. “Tuttavia – scrive ancora Mastrandrea – occorre prestare attenzione: secondo la giurisprudenza ciò non può valere nel caso in cui: (i) il factum principis sia ragionevolmente prevedibile e (ii) il debitore (cioè il Napoli, ndr.) non abbia tentato di percorrere tutte le soluzioni alternative astrattamente possibili che gli si offrivano per superare i limiti imposti dai provvedimenti, ovviamente nel pieno e totale rispetto della legge, e sempre che ciò comporti un sacrificio ragionevole per il debitore stesso”.

Intanto, il club azzurro ha affidato a un tweet il suo commento in merito alla sentenza del giudice sportivo: “La società Napoli da sempre rispetta le regole e la legge. Attende con fiducia l’esito dell’appello credendo fermamente nella giustizia”.

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