Ritornano gli appuntamenti del Giovedì con l’Associazione Scarlatti che per il 28 febbraio 2019 alle ore 20.30 e sempre al Teatro Sannazaro proporrà un concerto dedicato al mondo musicale italiano tra ‘500 e ‘600 con un omaggio alla figura del grande Salvatore Di Giacomo.
Dunque, nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni dalla fondazione di tale prestigiosa e nobile associazione, è stato programmato un concerto dedicato alla musica italiana del ‘500 e ‘600 ed un omaggio dovuto ad uno dei suoi padri fondatori: Salvatore Di Giacomo.
Protagonista della serata sarà la magnifica voce di Marco Beasley, che sarà accompagnato da Stefano Rocco all’arciliuto e alla chitarra barocca, dopo l’improvvisa indisposizione del chitarrista Paliotti, nel nuovo programma delle serata intitolato “Canti e Incanti”. Si tratta di un viaggio nel mondo musicale italiano tra ‘500 e ‘600 e la nascita del Recitar Cantando. Il muovere delle passioni che cercano, più dell’immutabile relazione con il divino, l’intrinseca drammaticità del rapporto fra gli uomini. Il programma sarà chiuso da una omaggio a Salvatore Di Giacomo, al quale il concerto era originariamente dedicato, nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni dalla fondazione della Associazione Alessandro Scarlatti : saranno eseguite “Era de maggio” e Catarì”.
Due celebri canzoni di Salvatore di Giacomo che collaborò con Emilia Gubitosi e Maria De Sanna alla fondazione della Associazione Alessandro Scarlatti, e fu proprio lui a sceglierne il nome come racconta in un suo scritto: “..Emilia Gubitosi mi venne a trovare in biblioteca..Rampollava …un’associazione musicale le cui manifestazioni pubbliche avrebbero dovuto..rinnovare e riaffermare la gloria della nostra antica Scuola napoletana…”Che nome mi suggerireste per l’Associazione?”
“Ebbene – risposi – chiamatela “Alessandro Scarlatti”. M’era venuto subito alla mente il nome del grande musicista alle cui fortunose vicende mi andavo in quel periodo interessando. Fu così. E l’associazione si intitolò da quel grande”.
Uno dei protagonisti della serata sarà senza dubbio il cantante e attore Marco Beasley, nato a Portici, vicino Napoli, nel 1957. Durante il periodo dei suoi studi musicali all’Università di Bologna, mentre approfondisce la sua conoscenza dei due fulcri stilistici dell’epoca tardo rinascimentale, il “recitar cantando” e la polifonia sacra e profana, comincia una intensa attività concertistica che lo porta presto a esibirsi
nelle sedi più prestigiose, dal Mozarteum di Salisburgo al Concertgebouw di Amsterdam, all’Accademia di Santa Cecilia in Roma o al Lincoln Center di New York.
Autore di testi, cantante e attore, lascia dopo trent’anni di attività “Accordone”, il gruppo da lui fondato nel 1984, decidendo in questo modo di intraprendere una strada ancora più personale, autonoma, non più legata al nome dell’ensemble. Le sue ricerche sull’emissione vocale e sulla comprensibilità del testo cantato gli sono valsi apprezzamenti sempre più vasti e grande seguito di pubblico. Nel 2009, il VSCD olandese lo ha candidato come miglior performer dell’anno. “L’amore…? – dice Marco Beasley a proposito del programma – L’amore si impara vivendo!
Ad accompagnare Beasley ci sarà Stefano Rocco che ha studiato liuto rinascimentale presso il Conservatorio di Verona e si è laureato in Discipline della Musica all’Università di Bologna. Svolge da anni un’intensa attività concertistica, partecipando regolarmente ai più importanti festival internazionali. Ha collaborato con I Barocchisti di Lugano, l’Orchestra Barocca di Bologna, l’ensemble Oberon, l’Accademia degli Astrusi, Concertino Amarilli, Armonia delle Sfere e altri. Con Fabio Accurso ha eseguito vari programmi con strumenti a pizzico dedicati a nuovi repertori. Da anni lavora in duo con Marco Beasley e ha partecipato dalla sua fondazione alle attività dell’ensemble Accordone. Ha inoltre preso parte a numerose registrazioni, televisive e radiofoniche tra le quali: ARTE, BBC, Radio della Svizzera Italiana, ORF (Radio Österreich), Deutschlandfunk, Radio Belga, ESPACE 2 (Suisse Romande), RAI, Sky Classica. Ha inciso per: Alpha, Sony Classica, OPUS 111, ARCANA, EMI/Virgin, Cypres, Tactus, Bongiovanni.
IL concerto della serata si chiuderà con un omaggio a Salvatore Di Giacomo e alla Canzone Classica Napoletana. E’ necessario, però, quando si parla di canzone napoletana, conoscere almeno i molteplici aspetti, la sua storia molto articolata, gli sviluppi e le trasformazioni che in cinquecento anni ha subito la musica della nostra città. La voce tersa di Marco Beasley, la sua interpretazione gentile e insieme accorata, mi ha suggerito la modalità di accompagnamento.
Per questo motivo spesso ho preferito un accompagnamento “classico” e solo in qualche caso ho agito liberamente sulle armonie.” La canzone napoletana rimane un patrimonio culturale unico al mondo che solo Napoli ha saputo “inventare” con tanta forza, tanto coraggio e tanta emozione, fatta di musica e poesia, perché ogni verso di ciascuna canzone napoletana è una poesia d’amore, per la propria città, per la donna amata, per l’amico del cuore, e per il più grande dei sentimenti, l’Amore. Inoltre qualsiasi melodia creata per questa patrimonio immenso di arte e cultura, si presta perfettamente a qualsiasi arrangiamento musicale, e la sua versatilità può essere pertanto allo stesso tempo dolce, dirompente, sensuale, classica e jazzistica, conservando però sempre quel carattere partenopeo che la contraddistingue da qualsiasi altra forma musicale, che solo Napoli ha saputo coniare così bene.
Come per qualsiasi opera o forma d’arte, anche la Canzone Napoletana va tutelata, salvaguardata, protetta e ricordata sempre come una delle più alte e nobili risorse della città di Napoli.
Qui di seguito, il ricco programma dettagliato della serata:
Canti e Incanti
Gabriele Fallamero (sec. XVI)
Vorria madonna da: Il Primo libro delle canzonette
Andrea Falconiero (1585-1656)
Cara è la rosa da: Il Primo libro di villanelle
Adriano Willaert (1490-1562)
O bene mio famme uno favore da: Madrigali…libro I
Severino Corneti (1530-1582)
Amara me da: Canzonette alla napolitana
Marco Cara (1470-1525)
Io non compro più speranza da: Libro I, Franciscus Bossiniensis
Anonimo
Alla Carpinese tradizionale pugliese
Severino Corneti (1530-1582)
Ch’aggio perduto da: Canzonette alla napolitana
Francesco Corbetta (1645?-post1670)
Chiacona per la chitarra spagnola da: Varii scherzi
Marco Cara (1470-1525)
Per fuggir d’amor le punte
da: Libro I, Franciscus Bossiniensis, Venezia, 1509
Hieronimous Kapsberger (1580-1651)
Già risi del mio mal da: Libro Quarto di Villanelle a una e più voci
Claudio Monteverdi (1567-1643)
Notte, che nel profondo e oscuro seno da: Il Combattimento di Tancredi e Clorinda
Giovanni Stefani (sec. XVII)
Amante felice da: Affetti amorosi
Anonimo
La bella nœva dalla tradizione orale ligure
Mario Pasquale Costa (1858-1933)
Era de Maggio su un testo di Salvatore Di Giacomo
Catarì su un testo di Salvatore Di Giacomo