La Campania è in zona arancione. Negozi aperti dal 6 dicembre
La Campania è stata collocata nella fascia arancione e non rientra tra le regioni a maggior rischio dove era stata collocata dal 15 novembre scorso fino al 3 dicembre. Ecco cosa si può fare in zona arancione.
Dopo la riunione della cabina di regia del ministero, il ministro della Salute Roberto Speranza firma la nuova attesa ordinanza. La Campania è stata collocata nella fascia arancione e non rientra tra le regioni a maggior rischio dove era stata collocata dal 15 novembre scorso fino al 3 dicembre. Stessa decisione anche per Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Questa nuova misura consente la riapertura dei negozi fino ad oggi chiusi, e il provvedimento entrerà in vigore a partire da domenica 6 dicembre. Per bar e ristoranti invece restano consentiti solo l’asporto fino alle 22 e la vendita a domicilio senza restrizioni.
In Campania l’indice di contagio Covid-19 risulta al di sotto della soglia dell’1 e se i dati si confermano la regione potrebbe nei prossimi giorni rientrare in zona gialla.
Ricordiamo le misure previste dal provvedimento per la zona arancione
Oltre ai provvedimenti del Dpcm di Natale nelle zone arancioni è inoltre:
vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.
È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto.
E’ vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Per la ristorazione: in zona arancione come nella rossa “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
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