La Dieta Mediterranea al Castello Baronale Palamolla di Torraca
Il Castello di Torraca ha ospitato il convegno sulla corretta e sana alimentazione: Nutrisano “LaDieta Mediterranea come stile di Vita”, patrocinato dal Comune di Torraca e supportato dal Sindaco Francesco Bianco.
Il Castello di Torraca ha ospitato nel fine settimana, un atteso convegno sulla corretta e sana alimentazione: Nutrisano “La Dieta Mediterranea come stile di Vita” patrocinato dal Comune di Torraca e supportato dal Sindaco Francesco Bianco. E’ stato ideato da un gruppo affiatato di giovani ragazzi, lo staff del Castello, che desiderano da alcuni anni, promuovere il Cilento, attraverso l’organizzazione di svariate attività. Il Castello di Torraca, in provincia di Salerno, è stato inaugurato nell’estate 2016, è stato aperto al pubblico dopo circa 15 anni di chiusura per lavori di restauro. In passato era un bene dei “ padroni”, la dimora dei Baroni Palamolla ed aveva anche ospitato il Re Ferdinando II di Borbone di passaggio nel 1852.
Finalmente oggi è un bene dei torrachesi. Domina il golfo di Policastro, al centro del progetto di rilancio della cittadina cilentana e rappresenta un importante centro per eventi, convegni e per ospitare mostre pittoriche, tutti momenti culturali per far conoscere le bellezze del caratteristico borgo e naturalmente anche le eccellenze agroalimentari locali.
Ad aprire il Convegno è stato il primo cittadino, al quale sono intervenuti la nutrizionista Maria Teresa Radesca, Giovanni Nicoletti, specialista dell’alimentazione e di igiene e medicina preventiva, Giuseppe Cilento, presidente della Cooperativa Nuovo Cilento e ambasciatore della Dieta Mediterranea, e la chef contadina Giovanna Voria, chef dell’agriturismo Corbella di Cicerale e ambasciatrice della Dieta mediterranea nel mondo, rappresentante della sana cucina cilentana.
In realtà con il termine “dieta” dal greco DIAITA, si intende uno “modo di vivere “, che è legato ad un equilibrio nutrizionale oltre che al dispendio energetico, ma non tutti sanno in cosa consiste. E’ una forma di vita salutare, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2010 che è tipica di tutte le popolazioni che si affacciano su questo mare, tradizionalmente avvezze ad utilizzare cibi freschi e genuini.
Il primo “scopritore” dell’ importanza salutare di questo tipo di alimentazione fu, intorno agli anni ’50, un ricercatore americano, Ancel Keys, che si era reso conto della grande differenza di mortalità per malattie cardiovascolari tra gli Stati Uniti e la Grecia. Convinto che la soluzione risiedesse nel regime alimentare, si trasferì in Italia, a Pioppi, un vero gioiello del Cilento, per proseguire i suoi preziosi studi, che nel tempo hanno avuto successo.
La Dieta Mediterranea è una vera filosofia di vita che incide anche sull’ambiente nel rispetto dell’allevamento, della tipologia di pesca e della stagionalità dei prodotti della terra. Più le nostre scelte a tavola sono consapevoli, maggiori sono le probabilità di salvaguardare la biodiversità nel medio e lungo termine.
Uno stile di vita chefa bene alla salute e trae le sue origini dalla cultura e dallo stile di alimentarsi pervenutoci per tradizione. Questo è rimasto radicato attraverso i secoli, prima dalla miseria che ha caratterizzato tutto il Medio Evo quando il popolo era contadino e mangiava solo i prodotti della sua terra, con i quali preparava i piatti poveri della tradizione cilentana.
Storie a noi arrivate, attraverso i canti popolari, le leggende ed i ricordi trasmessi dai racconti degli anziani. Ma nel triangolo della lunga vita mangiare mediterraneo significa verdure a chilometro zero, preparate in tutti i modi, cereali, frutta, olio come condimento, frutta secca, nonché i legumi. E, con moderazione, pesce, carne, soprattutto bianca, e latticini, meglio ancora il formaggio di capra.
Tutti alimenti facili da coltivare o reperire naturalmente grazie al clima favorevole. Poco stress e cibo sano, pare proprio che i cilentani abbiano fatto tesoro dell’ insegnamento di Ippocrate, padre dell’ arte medica occidentale, che diceva “fai che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.
A fine convegno sono stati presentati alcuni piatti tipici della Dieta Mediterranea a cura delle attività torrachesi realizzati, esclusivamente, con prodotti a Km0: la pizza con l’olio evo, i ravioli torrachesi con pomodoro e cacioricotta, il risotto alle spezie mediterranee, i formaggi locali e tortino di alici.
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.