La ginnastica ritmica è diversa dalla ginnastica artistica. Vediamo quali sono le differenze tra le due discipline.
La prima grande differenza è che la prima è prettamente femminile, anche detta ginnastica dei piccoli attrezzi, infatti l’atleta sostiene e maneggia gli attrezzi nelle sue performance, mentre la seconda, che può essere sia maschile, sia femminile, è detta ginnastica dei grandi attrezzi perché sostengono l’atleta nelle sue performance
Inoltre per la ginnastica ritmica ogni prova ha sempre un accompagnamento musicale, mentre nell’artistica accade solo col corpo libero.
La ginnastica ritmica può essere disputata in squadra, individuale
Le ginnaste individuali possono decidere di partecipare principalmente a due tipi di gare: la specialità o la all around. Le ginnaste che partecipano al campionato di categoria devono sostenere quattro rotazioni (ossia eseguire quattro esercizi) con attrezzi differenti tra fune, cerchio, palla, clavette e nastro stabiliti dalla federazione italiana a differenza delle ginnaste che decidono di partecipare al campionato di specialità che hanno la possibilità di scegliere uno o più attrezzi. La durata massima degli esercizi è per entrambi di 90 secondi di esecuzione per esercizio. Per le squadre invece gli esercizi sono due, più lunghi, fino a 150 secondi. Come per le individualiste, anche per le squadre le rotazioni degli attrezzi sono stabilite dalla FIG (Federazione Internazionale Ginnastica).
La ginnastica ritmica in Italia
La ginnastica ritmica nasce a Torino intorno agli anni 50 grazie ad Andreina Gotta e viene istituzionalizzata fra le discipline della Federazione Ginnastica d’Italia nel 1970 con il nome di Ginnastica Moderna, poi Ginnastica Ritmico Sportiva ed infine Ginnastica Ritmica.
La ginnastica artistica femminile comincia a svilupparsi in Italia, a Torino, sin dalla fine del’800, anche se solo più tardi divenne competitiva. E’, infatti, quella del 1928 ad Amsterdam la prima Olimpiade che vede in gara le ginnaste, al contrario della sezione maschile che era presente sin dalla prima edizione olimpica moderna, quella di Atene nel 1896.
La ginnastica artistica è una disciplina della ginnastica e viene praticata sia da atleti maschi che femmine.
L’atleta di tale disciplina, il ginnasta, sostiene allenamenti intensi per perfezionare la coordinazione neuro- muscolare , ed incrementare la forza, la velocità e la mobilità articolare.
Attrezzi maschili
Gli attrezzi utilizzati solo dal settore maschile (GAM) sono sei: il cavallo con maniglie, gli anelli, la sbarra, le parallele, il corpo libero e il volteggio.
Olimpiadi
La ginnastica ritmica alle Olimpiadi si presenta con due competizioni: individuale e di squadra. Ogni esibizione assegna un punteggio, la somma dei punteggi forma la classifica definitiva.
Ai due angoli della pedana sono sedute le giudici di linea, che penalizzano le ginnaste nel caso superino la linea rossa che delimita il terreno di gara. Il punteggio finale, è dato dalla giuria ed è il risultato di tre diversi punteggi, cosiddetti “parziali”, che per ogni esercizio valutano: esecuzione, difficoltà e valore artistico. Nell’esecuzione vengono penalizzate, per esempio, le cadute dell’attrezzo o le perdite d’equilibrio della ginnasta. Nella ginnastica artistica si giudicano le difficoltà, l’esecuzione, l’originalità, la bellezza e l’armonia dell’esercizio. Nelle gare a squadre ci sono cinque ginnaste che si esibiscono insieme.
Per il corpo libero si ricorre all’uso di una pedana quadrata, o “quadrato”, ampia 12×12 metri, con un metro di “sicurezza” intorno. Il corpo libero femminile si svolge su una pedana in tutto simile a quella del corpo libero maschile. Tanto nella ginnastica artistica quanto nella ginnastica ritmica, è richiesto un accompagnamento musicale come difficoltà ulteriore di cui tenere in conto i tempi. L’uscita dalla pedana porta ad una penalità.
Fasce di età degli atleti
La FIG impone un limite minimo di età per i ginnasti che competono in campo internazionale. Con il termine categoria senior, ci si riferisce a qualsiasi ginnasta con un’età ammissibile dalle norme della Federazione Internazionale. Con il termine categoria junior, ci si riferisce a qualsiasi ginnasta che compete a livello internazionale con un’età inferiore.
Solo i ginnasti della categoria senior possono competere ai Giochi Olimpici, ai Campionati Mondiali e alle Coppe del Mondo.
Penalizzazioni in gara: Sanzioni, ammonizioni ed espulsioni
Anche nella ginnastica artistica il regolamento prevede ammonizioni ed espulsioni. Gli allenatori che violano le regole previste dal Codice dei punteggi possono essere ammoniti e poi espulsi.
Tra le regole vi sono:
Divieto di parlare o fare segnali ai ginnasti, urlare o incitare durante l’esercizio;
Divieto di cambiare l’altezza degli attrezzi e di aggiungere, modificare o rimuovere molle della pedana;
Divieto di ritardare la competizione e di ostruire la visuale ai giudici;
Divieto di discutere con giudici (con eccezione del medico della squadra e del capo delegazione) durante la competizione;
Divieto di attuare comportamenti indisciplinati o offensivi