di Antonella Amato – “La natura esposta” è il nuovo libro di Erri De Luca, edito da Feltrinelli, presentato ieri al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Erano presenti il direttore del museo Paolo Giulierini, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il cardinale Crescenzio Sepe. “Non siamo una terra promessa, ma una di passaggio tra l’Africa e l’Asia. Abbiamo ricevuto tutto e siamo stati colonizzati.”
Con queste parole lo scrittore napoletano apre la presentazione del suo ultimo libro. Al centro della storia c’è il restauro di un crocifisso affidato al protagonista senza nome del romanzo. Un crocifisso ben diverso da quelli che siamo abituati a vedere. È nudo, poiché i condannati a morte venivano crocifissi nudi. Ma ragioni di pudore avevano fatto sì che la nudità venisse coperta da un panneggio. Lo scrittore racconta il suo ultimo lavoro tra le imponenti statue della Sala del Toro Farnese assediata da centinaia dei suoi lettori.
Nella stesura di quest’opera, Erri De Luca ha preso spunto da una storia vera. Del resto, secondo lo scrittore, soltanto dalla vita vissuta si può estrarre la materia per uno scritto. Lo scrittore non si sottrae alle numerose domande dei suoi lettori, le stimola. Il cardinale Sepe viene esortato a dire qualche parola. “Ho letto tutti i suoi libri con grande profitto, davvero tutti”. Si rivolge al sindaco: “Perché non facciamo qualcosa per proporre Erri per il Nobel della Letteratura?”. Poi lo scrittore si siede alla scrivania per firmare le copie. Davanti a lui una lunga fila.
Articolo pubblicato il: 6 Settembre 2016 19:38