Per la prossima Stagione del Teatro Bellini, per la parte intitolata “Citizen of the World”, nella sala principale, arriveranno spettacoli come “Hamlet” di Thomas Ostermeier; “S 62° 58′, O 60° 39′” di Peeping Tom; “Baùbo” diretto da Jeanne Candel.
Il direttore artistico del Teatro Bellini, Gabriele Russo è deciso e mentre parla con toni entusiastici della scorsa Stagione, presenta la nuova 2024- 2025 accostandola a una sorta di “esplosione”. «Dopo aver rivisto quanto è successo nella Stagione appena terminata – ha detto l’attore e regista – ho ritrovato nel nuovo cartellone tutto lo stupore degli inizi.
E ciò per una proposta straordinaria capace di rappresentare la summa di tre o quattro Stagioni diverse, con spettacoli e artisti difficili da portare dalle nostre parti. Sulla base di questo, posso dire che il Teatro Bellini è una magia ma non è scontato che sia così. Ho la sensazione di camminare sempre su un filo, con il vuoto sotto di noi avvinto dalle scelte tese ad aumentare il valore dei luoghi con la vocazione della comunità».
«Con la voglia divenuta sempre più forte dopo la chiusura Covid di avvicinarci all’internazionalità – ha continuato Gabriele Russo – desideriamo sempre più portare nel nostro spazio gli artisti più significativi della scena mondiale. Ecco perchè sulla scia dei record dell’annata appena passata con una media di circa 600 presenze a serata per la sala grande e di circa 86 per il Piccolo Bellini su 160 repliche per complessivi 112mila spettatori, abbiamo insistito nel coinvolgere nella nostra programmazione i rappresentanti dei più prestigiosi teatri europei».
Ed è con queste premesse che per la prossima Stagione del Teatro Bellini, per la parte intitolata “Citizen of the World”, nella sala principale, arriveranno spettacoli come “Hamlet” di Thomas Ostermeier; “S 62° 58′, O 60° 39′” di Peeping Tom; “Baùbo” diretto da Jeanne Candel e ancora “Infamous Offspring” di Wim Vandekeybus; “Dear Son” di Riva Riva&Repele e “Slava’s Snow Show” con il mitico Slava Polunin. Senza dimenticare la tradizione e al grido “I’m Belliner”, tuttavia, con l’apertura di Stagione il teatro Bellini tornerà alla sua tradizione identitaria affidandosi a tre drammaturghi napoletani come Mimmo Borrelli con Roberto Saviano e il loro “Sanghenapule”, ad Annibale Ruccello e “Le cinque rose di Jennifer”, fino a giungere a Eduardo De Filippo, a 40 anni dalla morte e alla sua opera “La grande Magia” prodotta dallo stesso teatro e diretta da Gabriele Russo.
E sempre in equilibrio tra i classici, la drammaturgia contemporanea, la danza, le performance, il teatro di parola, quello di regia e musicale, tra la sala principale e il “Piccolo Bellini” l’elenco dei nomi in cartellone continua con Emma Dante, Valerio Binasco, Alessandro Serra, Fabiana Iacozzilli, Filippo Dini, Annalisa D’Amato, Stefano Massini, Rocco Papaleo, Alessandro Haber, Giuliana De Sio, Antonio Rezza, Monica Demuru, Lino Guanciale, Claudio Longhi, Daniele Russo, Antonio Latella, Ester Tatangelo, Liv Ferracchiati, Fabiana Iacozzilli, Natalino Balasso, Michele Di Mauro, Ivonne Capece, Fabio Pisano e Emanuele Aldrovandi.
Tra abbonamento, fuori abbonamento e riprese, la proposta del Bellini comprende 23 spettacoli in Sala Grande e 26 al Piccolo Bellini aggiungendo agli stessi i 12 appuntamenti della sezione Kids, i concerti, gli incontri, i corsi di teatro e le serate fuori programma.