La Parodontite, conosciuta anche come Piorrea è un processo infiammatorio irreversibile a carico dei tessuti di sostegno dei denti.
Colpisce l’osso, il legamento parodontale e la gengiva che accoglie il dente e se non è intercettata in tempo, può causare anche la perdita dei denti. Essa è causata da una serie di fattori e quelli più importanti sono la placca batterica (in assenza della quale non esiste la malattia), il fumo e il diabete.
La Parodontite viene diagnosticata attraverso il sondaggio (la misurazione delle tasche gengivali che si vengono a formare in presenza di malattia), radiografie e fotografie. Grazie a questi esami diagnostici si stabilisce la gravità della malattia, il tipo di trattamento (chirurgico e non) e il numero di appuntamenti.
La parodontite non può essere “curata” ma può essere tenuta sotto controllo evitando l’avanzamento e quindi il peggioramento della stessa. Fondamentale per arrestarne l’avanzamento esiste il controllo della placca, utilizzando i presidi in commercio (spazzolino elettrico/manuale e scovolino), sia dal professionista dentale con il quale si stabiliscono i richiami di igiene professionale che vengono personalizzati in base alla gravità della malattia e alla “bravura” del paziente nel prendersi cura dell’igiene della bocca.
Tra gli strumenti che si hanno a disposizione per poter effettuare la terapia parodontale professionale c’è l’ABLATORE, maggiormente utilizzato in presenza di tartaro, sotto forma di placca mineralizzata, per eliminare il tartaro dalle radici nella porzione più profonda della tasca gengivale che stanno andando a sostituire quasi completamente le curette.
La parodontite chiamata anche piorrea, è un’infiammazione che colpisce prevalentemente le gengive e si sviluppa prevalentemente negli adulti sopra i 30 anni. Questa malattia è dovuta principalmente al fatto che la flora batterica presente nel cavo orale necessita di essere mantenuta sotto controllo tramite corrette procedure di igiene orale.
Si può manifestare anche in seguito a un eccesso di tartaro oppure in seguito ad altre patologie come diabete, tabagismo o carenza di vitamina C. In queste situazioni possono verificarsi dei fenomeni infiammatori delle gengive, come la gengivite che se non curati per tempo, possono estendersi ai tessuti sottostanti, dando origine alla parodontite ed ad altri problemi di salute.
Vediamo i sintomi della parodontite
Di solito i primi sintomi compaiono in caso di gengive gonfie ed arrossate che sanguinano facilmente quando ci si lava i denti. In alcuni casi questa condizione potrebbe portare alla formazione di tasche gengivali, che causano con il tempo un indebolimento dei denti ed infiammazione del tessuto osseo sottostante, con sintomi in genere dolorosi. Anche l’abbassamento dell’osso alveolare è un sintomo chiaro della presenza di piorrea con il cattivo odore dell’alito, che diventa una ulteriore riprova.
In tutte le forme tuttavia l’igiene orale è un importante fattore comune. La prima fase consiste nella cosiddetta terapia causale in cui si rimuovono dalla superficie radicolare dei denti placca, tartaro, tossine batteriche e ruvidita’ attraverso le levigature radicolari.
Nel caso di forme lievi invece, la terapia causale puo’ da sola essere risolutiva.
La Parodontite non si può curare, ma l’intervento deve essere tempestivo, poiché il danno ai tessuti di sostegno può portare alla perdita definitiva dei denti, quindi sono necessari dei controlli periodici dal dentista per aiutare ad individuare eventuali problematiche, prima che diventino più serie.