La tradizione vinicola campana sa come farsi amare, per merito della presenza di etichette di gran pregio, apprezzate non solo in Italia ma anche all’estero. Tutto merito delle cantine tipiche di Napoli e della regione campana. Nella capitale partenopea si trovano dei vini il cui sentore è arricchito dalla presenza del suolo vulcanico e da una tradizione tramandata da millenni, messa in pratica ancora oggi. La Campania offre delle etichette che meritano un’attenzione particolare per via della loro storia e della loro varietà. Non a caso, si contano qui oltre cento vitigni, un primato con cui nessuna regione al mondo può competere.
Grazie alla guida Touring Club “Vinibuoni d’Italia 2019”, oggi possiamo contare su un’affidabile lista delle migliori etichette campane. Si parla di un elenco che accorpa ben dieci etichette, la cui produzione si concentra soprattutto fra il 2016 e il 2017.
In questa specialissima classifica campana troviamo eccellenze come il Falanghina del Sannio DOC Seenete, insieme al Fiano di Avellino docg Bianco Fioe. Altri vini di pregio sono l’Ischia DOC Forastera, il Greco di Tufo Tenute di Altavilla, il docg Devon e lo Sphera.
Passando ai rossi, spiccano invece il Falerno del Massico doc Primitivo Vigna Barone, il Taurasi docg Armonia e l’Aglianico del Taburno Riserva Vigna Cataratte. Bottiglie che meritano un assaggio, senza dimenticare però l’eccellenza dei vini delle altre regioni italiane. Infatti, guardando la selezione di ottime bottiglie presenti in una vinoteca online ben fornita, si capisce come il nostro paese possa contare su una tale varietà di etichette e di vini di pregio da far invidia al resto del mondo.
Tra i migliori vini rossi campani figurano, come già visto in precedenza, l’Aglianico del Taburno e il Taurasi. Il primo è noto per via delle difficoltà della coltivazione di un’uva che si dimostra molto particolare, e lo stesso dicasi per il Taburno: entrambi, poi, non sono facili da abbinare in cucina. Nella lista troviamo anche l’Aglianico del Cilento, il Piedirosso e il Gragnano: quest’ultimo noto anche come il “vino della pizza”. Bisogna poi citare altre etichette di spessore come il Solopaca, uno dei più diffusi in Campania, e il Pallagrello Nero. Si chiude con il Casavecchia e il Falerno Rosso, apprezzatissimo ai tempi dell’Antica Roma.
Si comincia da uno dei più noti in assoluto: ovvero il Fiano, famoso per lo spessore della buccia degli acini e per l’allevamento argilloso-calcareo. Poi si trova un altro vino bianco di pregio come il Greco, versatile e apprezzato per l’eleganza del suo sapore. Non a caso, proprio il Greco figura nella lista dei vini più amati a livello di alta cucina in Italia. Abbiamo scelto di chiudere con una terza eccellenza tutta campana e stavolta si parla della Falanghina: un vino molto diffuso, buonissimo e adatto a tutte le tasche.
Stando a tutte alle etichette citate oggi, possiamo trovare conferma di tutto il valore della tradizione vitivinicola della Campania: una regione che sa come produrre vini di eccezionale qualità.
Articolo pubblicato il: 4 Maggio 2019 18:32