L’abuso di alcol aumenta il rischio della demenza senile precoce
L’abuso di alcol danneggia gravemente il cervello, causando disturbi cerebrali di diversa entità, dal deficit cognitivo lieve alla demenza senile: il rischio di ammalarsi aumenterebbe fino a 10 volte.
L’abuso di alcol può avere conseguenze catastrofiche sull’organismo umano. E’ stato diagnosticato che comporta nella maggioranza dei casi demenza senile prima dei 65, il più grande fattore di rischio per il declino cognitivo. Questo si evince da uno studio pubblicato sulla rivista Lancet Public Health grazie ad una ricerca effettuata in Francia su persone a cui erano stati diagnosticati disturbi mentali e comportamentali o altre malattie croniche attribuibili all’uso di alcol.
Lo studio è stato corredato su circa 57.000 persone affette da demenza a esordio precoce ed il 57% era correlata al consumo eccessivo di alcol. Infatti l’effetto negativo dell’assunzione di alcol si evidenzia a lungo termine con danni gravi al sistema nervoso. I Neuroni vanno in contro ad una ridotta plasticità strutturale, una vera intossicazione acuta che può causare anche l’atrofia dell’ippocampo, che rappresenta il centro della memoria.
L’etanolo, spiegano gli scienziati, ha conseguenze depressive sul sistema nervoso centrale dell’uomo, provocando anche un effetto ansiolitico e di disibinizione comportamentale. A livello organico, agisce sulla mucosa della bocca, sullo stomaco e sull’intestino. L’alcol appena ingerito dallo stomaco passa velocemente nel sangue e così al cervello. Poi velocemente raggiunge il fegato, la ghiandola più grande del corpo umano, che gioca un ruolo importante nel metabolismo.
Più si beve, più le facoltà intellettive cognitive crollano, provocando un indebolimento della struttura del fisico fino al danneggiamento dei nervi ed una elevata sofferenza epatica. La moda del “cicchetto” ha preso facilmente piede in alcuni locali che lo servono anche ai giovanissimi. Anche queste cattive abitudini dei fine settimana balordi tra gli amici, potrebbero avere conseguenze pesanti. Ciò sottolinea ancora una volta la consapevolezza e anche la necessità che tutti, in particolare i giovani, conoscano i reali rischi connessi all’alcol, non solo per quanto riguarda il pericolo di fare incidenti, ma anche per non andare incontro a danni a lungo termine per la propria salute. Meglio prendere delle precauzioni in ogni situazione che curare in un secondo momento il danno fatto.
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.