Continua la promozione della grande musica con l’Associazione Alessandro Scarlatti nella Chiesa dei SS. Marcellino e Festo e nel Museo Diocesano di Donnaregina per La Stagione del Barocco 2018 II edizione, dal 2 maggio – 6 giugno 2018
Con il bellissimo e appassionato concerto che visto protagonisti il violinista Massimo Quarta e la pianista Stefania Redaelli, si è ufficialmente conclusa la stagione concertistica 2017/2018, dell’ Associazione Alessandro Scarlatti, tuttavia questa prestigiosa associazione prosegue le sue attività anche nel periodo maggio – giugno con la seconda edizione della rassegna La stagione del barocco.
Una rassegna realizzata grazie a prestigiose collaborazioni con l’Università Federico II°, il Conservatorio di San Pietro a Majella e Scabec. L’intento è dare spazio al repertorio connesso con l’epoca cui appartiene il compositore omonimo dell’Associazione, e puntare anche alla valorizzazione di alcuni luoghi del centro storico di Napoli, in un periodo, come quello di maggio/giugno, in cui è particolarmente consistente l’afflusso turistico, grazie anche alla ben nota manifestazione del Maggio dei Monumenti.
I luoghi scelti per l’anno 2018 sono infatti due gioielli architettonici seicenteschi e scrigni di opere d’arte come la Chiesa dei SS Marcellino e Festo, con il meraviglioso chiostro attiguo e il Museo Diocesano di Donnaregina Nuova. La rassegna si inaugura nella Chiesa di San Marcellino e Festo alle ore 19.30 di mercoledì 2 maggio, giorno del 358° compleanno di Alessandro Scarlatti, alla cui figura è dedicato, dal 2010, un appuntamento specifico per celebrarne l’anniversario dalla nascita.
Per questa festosa circostanza è stato scelto il giovane ma ormai affermato Ensemble Abchordis, gruppo italo-svizzero diretto da Andrea Buccarella che dedica buona parte della sua attività al repertorio barocco napoletano e che ha recentemente pubblicato 2 CD per la prestigiosa etichetta Sony. Il concerto, intitolato In nomine patris, presenta composizioni vocali sacre e strumentali di Alessandro e Domenico Scarlatti, tratte dalla copiosissima produzione di entrambi.
Alessandro Scarlatti ha trapiantato a Napoli i modelli dell’oratorio sacro di provenienza romana, mescolandoli con la ricca tradizione napoletana che affondava le sue radici nella tradizione compositiva che fa capo a Francesco Provenzale e ai suoi allievi; il figlio ha ripreso questi modelli, e li ha elaborati alla luce di una personalità originalissima, distaccandosi progressivamente dai modelli paterni, per approdare al culmine della sua carriera a uno stile, applicato alle forme della sonata solistica per strumento a tastiera, che anticipa i modelli del classicismo.
Il secondo concerto, martedì 15 maggio sempre nella Chiesa di San Marcellino e Festo alle ore 19.30 è dedicato a uno dei giganti del barocco, Johann Sebastian Bach, da parte di due interpreti straordinari come la flautista Laura Pontecorvo e Rinaldo Alessandrini nella veste di clavicembalista. Il terzo appuntamento si sposta nel Museo Diocesano, mercoledì 30 maggio alle ore 19.30, ed è un omaggio a una delle composizioni più famose del Settecento strumentale: le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, eseguite da un solista di fama e specialista virtuoso del violino barocco come Federico Guglielmo, accompagnato dal Concerto de’ Cavalieri, ensemble strumentale tra i più acclamati nel mondo della musica antica, diretto da Marcello Di Lisa; il concerto verrà replicato a Salerno in collaborazione con il Teatro Giuseppe Verdi.
L’ultimo appuntamento vedrà protagonista lo ScarlattiLab barocco diretto da Antonio Florio, mercoledì 6 giugno nella Chiesa di San Marcellino e Festo alle ore 19.30; il nuovo laboratorio, aperto ai cantanti e agli strumentisti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Napoli, è dedicato a cantate di Luigi Rossi, compositore appartenente quella lunga schiera di musicisti pugliesi che nel Seicento studiarono a Napoli presso le istituzioni musicali cittadine e , da lì, conseguirono poi i più grandi successi a livello europeo.
Le cantate di Rossi sono territorio di ardite sperimentazioni formali, e rappresentano un vero e proprio laboratorio di espedienti musicali atti a ricostruire, attraverso lo stretto rapporto tra testo e musica, una vera e propria drammaturgia in miniatura, e, per questo motivo, sono ottimo territorio di lavoro e di studio per giovani musicisti che si avvicinano alla retorica e lo stile della musica vocale barocca. Nel mese di giugno e luglio, le attività della Associazione Alessandro Scarlatti proseguono con il ciclo di quattro concerti Miti di Musica, in collaborazione e negli spazi del Museo Archeologico di Napoli e il consueto ciclo Organi Storici della Campania, giunto alla diciannovesima edizione.
Programma
Mercoledì 2 maggio 2018 – Chiesa dei SS. Marcellino e Festo – ore 19.30
358 candeline per Alessandro Scarlatti
In nomine patris – Concerto celebrativo di Alessandro scarlatti nel 358° anniversario della nascita
- Alessandro Scarlatti ( 1660 – 1725) dal “Vespero di Santa Cecilia”
Antifona Cantantibus organis per soprano, oboe, archi e continuo
- Domenico Scarlatti (1685 –1757) Salve Regina per mezzosoprano, archi e continuo
- Alessandro Scarlatti dai “24 Concerti di Flauto, Violini, Violetta e Basso di diversi autori”
- Sonata Settima per flauto, violini e continuo
- dall’oratorio “il Primo omicidio, ovvero Caino”
- Figli, cessin le gare per tenore, violini, violoncello obbligato e continuo
- dalle “12 Sinfonie di Concerto Grosso”
- Sinfonia Quarta per flauto, oboe, archi e continuo
- Dai “Concerti sacri op.2”
- Diligam te Domine per soprano, contralto, tenore, violini e continuo
ABCHORDIS ENSEMBLE
Marie Lys, soprano
Maria Chiara Gallo, mezzosoprano
Luca Cervoni, tenore
Andrea Buccarella, cembalo e direzione
Lathika Vithanage, Katia Viel, Raffaele Tiseo, Marco Piantoni, Gemma Longoni, Domenico Scicchitano violini
- Rosario Di Meglio, viola
- Nicola Paoli , violoncello
- Matteo Coticoni, contrabbasso
- Tommaso Rossi, flauto
- Fabio D’Onofrio, oboe
- Giovanni Battista Graziadio, fagotto
- Daniel Perer, organo