Cisterna di Latina: Luigi Capasso si era barricato in casa dopo aver sparato alla moglie (ora in condizioni gravissime).
Tragico epilogo per l’episodio verificatosi stamattina a Cisterna di Latina, dove il carabiniere Luigi Capasso aveva sparato alla moglie per poi barricarsi in casa con le due figlie di 14 e 8 anni: il militare ha ucciso le bambine per poi suicidarsi. Tutto era nato da una lite, che ha portato il militare (di rientro da un turno di lavoro) a sparare su Antonietta Gargiulo (da cui si stava separando e che si stava recando al lavoro in una fabbrica della zona) tre colpi d’arma da fuoco con la sua pistola d’ordinanza, colpendola alla mandibola, all’addome e alla scapola. La donna è stata trasportata all’ospedale San Camillo di Roma, dove ora è ricoverata in condizioni gravissime. Dopo aver sparato alla moglie, Capasso le ha rubato le chiavi di casa e si è chiuso nell’abitazione assieme alle figlie per 9 ore, prima di ucciderle e togliersi la vita. I corpi delle bambine sono stati ritrovati dai carabinieri che hanno fatto irruzione nell’appartamento, dopo che le trattative tra i negoziatori e il carabiniere si erano interrotte (vano anche l’intervento della madre dell’uomo). A nulla è dunque servito il presidio al residence Collina dei Pini da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Latina, che avevano anche chiuso la via d’accesso e fatto staccare per precauzione il gas a tutta la palazzina dove si trova l’appartamento in cui l’uomo era barricato con le figlie. Luigi Capasso, carabiniere napoletano di 44 anni in servizio a Velletri, non viveva più con le figlie e la moglie Antonietta Gargiulo: i due erano in causa da anni per la separazione. Verosimilmente, l’appuntato aveva ucciso le bambine già nella prima mattinata, poco dopo aver sparato alla moglie: è quindi possibile che siano state ammazzate nel sonno.