La nuova stagione Concertistica della Scarlatti si aprirà dunque nel segno di Johann Sebastian Bach affidando le Quattro Ouverture per orchestra (questo il programma della prima serata) ad autentici specialisti di questo repertorio, ossia Europa Galante, celeberrimo ensemble di strumenti d’epoca con il suo fondatore Fabio Biondi, che anche per questa preziosa occasione, si calerà nella consueta doppia veste di violino solista e direttore.
Fra le composizioni strumentali di Johann Sebastian Bach, le Ouvertures per orchestra (note anche come Suites orchestrali), sono quelle maggiormente legate alla sfera mondana. Non a caso, Bach ne scrisse un numero imprecisato ma, purtroppo sono solo quattro quelle giunte sino a noi.
Di queste composizioni esistono due versioni: una probabilmente destinata alla cappella di corte di Köthen e l’altra, successiva, per il più ampio organico del Collegium Musicum di Lipsia.
“Al di là delle ragioni interpretative – spiega fabio Biondi – la versione presentata stasera si presenta in una veste “ridotta” alle sole parti reali anche considerando che la complessità e ricchezza della musica bachiana suggeriscono spesso questa soluzione cameristica a beneficio di una maggiore chiarezza delle forme contrappuntistiche della partiture” Come già è stato accennato, l’esecuzione delle Ouverture sarà affidata all’esperta e nota compagine orchestrale “Europa Galante”, fondata nel 1990 dal direttore Fabio Biondi, si è subito affermata a livello internazionale con un primo disco dedicato a Vivaldi, pluripremiato.
Negli anni seguenti il gruppo colleziona un’eccezionale lista di riconoscimenti: cinque Diapason d’Oro, Diapason d’Oro dell’Anno in Francia, premio RTL, nomina ‘Disco dell’Anno’ in Spagna, Canada, Svezia, Francia e Finlandia, Prix du disque, tra i tanti altri.
Lo sviluppo musicale di Fabio Biondi è orientato verso un repertorio universale, ma anche incline alla riscoperta di compositori oggi poco eseguiti, si direziona verso una letteratura che copre 300 anni di musica.
La sua produzione discografica lo conferma. Accanto alle Quattro Stagioni vivaldiane, Concerti Grossi di Corelli o le Sonate di Schubert, Schumann o Bach, si evidenziano gli sforzi tesi alla riscoperta degli oratori, serenate e opere di Alessandro Scarlatti, alle opere di Haendel, come al repertorio violinistico del ‘700 italiano (Veracini, Vivaldi, Locatelli, Tartini).
Dal 2011, è Accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2015, gli è stato conferito il titolo di “officier des arts et des lettres” dal ministero di Cultura francese. Fabio Biondi suona un violino Andrea Guarneri (Cremona, 1686 ) che alterna con un violino Carlo Ferdinando Gagliano del 1766, già appartenuto al suo Maestro Salvatore Cicero, e affettuosamente messo a disposizione dalla omonima fondazione.
Fabio Biondi, violino e direttore
Articolo pubblicato il: 16 Ottobre 2018 11:07