Il Falco Xplorer, il nuovo velivolo a pilotaggio remoto di Leonardo, ha effettuato con successo il primo volo di prova. Il drone è decollato dalla base aerea di Trapani-Birgi il 15 gennaio, ha volato sul Golfo di Trapani in uno spazio aereo dedicato per circa 60 minuti ed è infine rientrato atterrando in sicurezza. Si tratta di un importante risultato, raggiunto anche grazie al supporto tecnico e ingegneristico fornito dal Reparto Sperimentale di Volo dell’AM nelle fasi di pianificazione del volo e delle attività collegate.
Il nuovo sistema aereo pilotato a distanza (Remotely Piloted Air System – RPAS), che unisce caratteristiche di persistenza in volo per oltre 24 ore con capacità di carico utile fino a 350 kg, inizierà ora una campagna di test per valutare l’intera gamma di capacità del velivolo, compreso il sistema di sensori di bordo. Queste prove certificheranno anche l’aeronavigabilità, ossia l’idoneità al volo, del Falco Xplorer in base allo standard NATO STANAG 4671, espandendo notevolmente il territorio sul quale il drone può operare.
Il design del Falco Xplorer si basa sul riscontro operativo ricevuto dai clienti della famiglia di velivoli Falco. Il nuovo sistema è dotato di una potente suite di sensori realizzati da Leonardo, che comprende il radar di sorveglianza multimodale Gabbiano T-80, il sistema di intelligenza elettronica SAGE, un dispositivo di identificazione automatica per missioni marittime e una torretta elettro-ottica.
Il Falco Xplorer è progettato da Leonardo, dalla fusoliera alla suite di sensori, al sistema di missione e alla stazione di controllo a terra. Una caratteristica che conferma la capacità dell’azienda di fornire soluzioni a pilotaggio remoto complete, efficaci, in grado di rispondere alle esigenze dei clienti sia in termini tecnologici che commerciali.
Articolo pubblicato il: 18 Gennaio 2020 11:51