Leonardo e le Segreterie Nazionali FIM, FIOM e UILM hanno condiviso e sottoscritto un protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Prioritaria è la tutela della salute pubblica. Al contempo le parti ritengono opportuno evitare la completa interruzione dell’operatività industriale, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel DPCM dell’11 marzo.
Perciò, muovendo dal comune obiettivo di intensificare ulteriormente le iniziative intraprese finora per assicurare il maggior livello possibile di prevenzione e protezione all’interno dei luoghi di lavoro, Leonardo e le OO.SS. hanno premesso che la prosecuzione delle attività produttive presupporrà una puntuale valutazione delle condizioni che assicurino alle persone i livelli di protezione prescritti. Considerato che, sulla base del DPCM 11 marzo e del Protocollo 14 marzo, la misura principale di sicurezza da adottare è quella della distanza tra i lavoratori di almeno un metro e che solo laddove non sia possibile realizzare questa distanza, considerando le specifiche lavorazioni degli Stabilimenti, sarà obbligatorio dotare il personale delle misure di sicurezza prescritte, secondo quanto previsto dal Protocollo del 14 marzo. Su queste basi è stato pertanto predisposto il piano per la gestione dell’emergenza, valido dal 16 al 25 marzo 2020, che sarà strutturato in due sotto periodi:
1. Nelle giornate del 16 e 17 marzo saranno attivate due giornate di sospensione delle attività in tutti gli Stabilimenti / Sedi / Uffici del Gruppo per garantire l’avvio degli interventi di pulizie straordinarie e sanificazione dei locali aziendali e, più in generale, la pianificazione ed avvio massivo di tutti gli interventi che garantiscano la piena compliance rispetto alle misure prescritte dal Protocollo del 14 marzo.
Durante le giornate di sospensione saranno comunque garantite, tra le altre, le attività essenziali per la salvaguardia, manutenzione e continuità degli impianti e delle infrastrutture informatiche ed i servizi interni o esterni di ricevimento e spedizione merce; le attività funzionali ad esigenze improrogabili di business e/o impegni assunti verso i Clienti; le attività collegate a settori di Pubblica utilità, sicurezza, sanità e forze armate; le attività necessarie per la realizzazione dei lavori di intensificazione delle misure di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro e per il reperimento di attrezzature o servizi necessari per garantire il rispetto del protocollo del 14 marzo.
La copertura di tali attività potrà essere garantita con presidio fisico on site ovvero, laddove possibile per la remotizzabilità delle attività e la disponibilità delle dotazioni informatiche, in smart working. La copertura dell’assenza sarà garantita attraverso l’utilizzo di PAR collettive da parte di tutti i lavoratori, salvo i comandati per le esigenze sopra rappresentate.
2. Nelle giornate dal 18 al 25 marzo saranno attive sospensioni / riduzioni di attività selettive e modulari, realizzate attraverso progressive riattivazioni parziali delle attività operative; l’individuazione delle attività interessate da una progressiva riattivazione e quelle caratterizzate dalla continuità della sospensione sarà realizzata da ogni Divisione e condivisa con la RSU / RLS degli Stabilimenti sulla base delle due esigenze concorrenti di garantire, da un lato, la continuità del business con completamenti di attività indifferibili attraverso presidi sia on site che in remoto e di proseguire, dall’altro, nell’attività di intensificazione dei lavori volti a garantire la piena compliance delle misure di sicurezza rispetto alle prescrizioni del Protocollo del 14 marzo.
La copertura dell’assenza sarà garantita attraverso l’utilizzo di Ferie anni precedenti / PAR / permessi retribuiti / permessi a recupero (definendone le modalità di utilizzo) / banca ore con recupero successivo delle minori prestazioni e la tipologia effettiva degli istituti di copertura utilizzati e la relativa gerarchia sarà condivisa a livello locale in funzione della durata delle sospensioni e dell’analisi degli istituti residui.
Potranno essere attivate a livello locale tutte le misure organizzative – in tema di orario di lavoro, turnazioni e pause – volte ad evitare il più possibile contatti in entrata ed in uscita, nelle zone comuni e negli avvicendamenti tra i turni, a decongestionare le linee di produzione ed a creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili. Saranno coinvolti dai piani di sospensione localmente definiti le funzioni Corporate che operano presso le Divisioni, anche in ordine ai criteri di copertura delle giornate di assenza.
È stato inoltre costituito uno specifico Comitato per verificare l’applicazione delle regole del protocollo del 14 marzo. Il Comitato, al di là delle convocazioni che si renderanno necessarie nel periodo di gestione della fase emergenziale, si riunirà, in remoto, il 17 marzo ed il 24 marzo per valutare, anche alla luce dell’evoluzione della fase epidemiologica in corso, eventuali ulteriori soluzioni atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e la ripresa progressiva e/o integrale delle attività operative.
Articolo pubblicato il: 16 Marzo 2020 10:24