La scoperta, pubblicata su Nature Medicine e su Nature Communications, è di un gruppo di ricercatori del San Raffaele di Milano.
Secondo le ultime evidenze, le cellule della leucemia mieloide acuta riescono a sfuggire alle difese del sistema immunitario dopo il trapianto di midollo grazie a due diversi stratagemmi.
Capire i meccanismi di questo inganno risulta fondamentale per dare delle indicazioni utili per le terapie e per evitare il ritorno del tumore.
I ricercatori hanno dimostrato che ci sono due nuove soluzioni trovate dalle cellule del tumore per resistere alle cure. Da un lato riducono l’espressione delle molecole HLA sulla superficie, silenziando i loro geni e nascondendosi così all’attacco dei linfociti; dall’altro aumentano la presenza di alcuni recettori immunosoppressori che segnalano ai linfociti di frenare la loro attività fino a inattivare la risposta immunitaria.
«Comprendere, caso per caso, quale meccanismo dà origine alla recidiva permetterà di classificare meglio i pazienti e dare loro un trattamento specifico. L’obiettivo è un approccio personalizzato alle recidive, che permetterà di migliorare gli esiti non grazie a nuove opzioni terapeutiche, ma trovando un nuovo razionale per le terapie già disponibili». Questa è la spiegazione di Luca Vago, autore insieme a Chiara Bonini e Fabio Ciceri della scoperta.
Le strategie adottate dalla leucemia per rispondere all’attacco del sistema immunitario hanno già delle contromisure disponibili.
Articolo pubblicato il: 28 Marzo 2019 18:31