Ancora polemiche per la paradossale situazione del liceo Sannazaro di Napoli, dove la mancanza di aule (48 per 53 classi) obbliga i ragazzi, da un lato, a condividere una tantum in due classi per volta l’aula magna, dall’altra alla rotazione con attività extrascolastiche.
Tra queste, nell’occhio del ciclone sono finite le “attività sportive”, alcune delle quali svoltesi al Varca D’Oro Family Beach di Varcaturo e al parco della Floridiana.
Il problema del primo liceo classico di Napoli è anche all’attenzione del vicepremier Luigi Di Maio. Come riporta “Il Mattino”, uno studente lo ha infatti incontrato in Cilento (dove Di Maio si era recato per il matrimonio di Valeria Ciarambino), esternandogli i disagi dovuti all’eccedenza di richieste accettate dalla preside Laura Colantonio, che invece di istituire doppi turni e riaprire scuola al sabato, ha organizzato senza passare per il consiglio d’istituto uscite curriculari al mare o al parco.
Intanto ieri mattina due ispettori inviati dal direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Luisa Franzese hanno fatto dei controlli alla scuola, mentre all’esterno una settantina di studenti (compresi quelli delle quattro classi cui è stato detto di non recarsi a scuola) tenevano dei sit-in (supportati da almeno 60 genitori). Dentro, invece, alcune classi venivano arrangiate in locali discutibili, sicuramente non adatti alla didattica: una quarta ha fatto lezione nella biblioteca che si trova nel seminterrato dell’edificio.
All’esterno del liceo è comparso uno striscione attorniato da sabbia, ombrellone, sdraio. Lo striscione, con su scritto “La gita al mare è la nuova idea di succursale”, rappresenta l’azione di protesta del Blocco Studentesco Napoli, componente studentesca di CasaPound Italia:
“Abbiamo deciso di protestare a modo nostro – si legge in una nota diffusa dal movimento – contro l’assurda situazione che si è verificata quest’anno all’interno dell’istituto e che ha acceso gli animi di studenti, professori e genitori. Lunedì, da quanto si apprende, dovrebbero giungere gli ispettori inviati dal ministero a far chiarezza sulla situazione. Questo tuttavia – conclude la nota – non ci acquieta, e se la situazione non dovesse risolversi saremo pronti ad inscenare nuove proteste”.
Articolo pubblicato il: 21 Settembre 2018 16:40