Lina Sastri, attrice, cantante, autrice e regista commenta il complesso momento che investe il mondo dello spettacolo.
Attrice, cantante, autrice e regista, anche Lina Sastri commenta il complesso momento che investe il mondo dello spettacolo. Dopo aver lavorato con Eduardo De Filippo, Giuseppe Patroni Griffi, Armando Pugliese, Roberto De Simone, Francesco Rosi, Luis Pasqual ed aver ottenuto alcuni importanti riconoscimenti, l’artista continua a dividersi agevolmente tra i classici del teatro e la canzone della sua terra e del Sud del mondo.
La stessa canzone che l’ha condotta accanto a mostri sacri come Caetano Veloso, D.D. Bridgewater e Ray Charles e al cospetto di Papa Francesco. Nel cinema ha brillato con la direzione di Nanni Loy, Nanni Moretti, Gianfranco Mingozzi, Ricky Tognazzi, Damiano Damiani, Giuseppe Bertolucci, Pasquale Squitieri, Giuseppe Tornatore, Woody Allen, John Turturro, Fabrizio Bentivoglio e Pupi Avati. Così, con tre David di Donatello, due Nastri d’Argento e il titolo di Commendatore della Repubblica all’attivo, oggi, che tutto è fermo, il suo pensiero d’ artista libera sulla complessa situazione, assume sicuramente ancora più valore e autenticità.
Qual è il suo pensiero circa il drammatico stop ai teatri per la pandemia e le terribili conseguenze?
«Le conseguenze dello stop ai teatri, ai cinema e agli spettacoli dal vivo, sono chiare a tutti. Migliaia di lavoratori disoccupati e un popolo senza possibilità di occupare parte del proprio tempo in tutta sicurezza, condividendo un atto di bellezza e di cultura. Un atto che, parlando di teatro, in un momento disperato come quello che viviamo, rappresenta respiro e nutrimento per la vita. “La libertà è un respiro” diceva la grande scrittrice Annamaria Ortese».
Quali progetti ha in mente per la sperata e attesa ripresa?
«Per il teatro in tv penso e spero in una diffusione in video del mio teatro canzone, fino a giungere agli ultimi lavori coprodotti dal “Napoli Teatro Festival” e dallo “Scabec” come “Maria Maddalena o della Salvezza” tratto dall’opera di Marguerite Yourcenar e come lo spettacolo in parole, musica e poesia, “Eduardo mio”. Un testo con cui racconto il “mio Eduardo” attraverso le lettere, le poesie e qualche citazione delle sue opere, insieme ai ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita. Ideato e scritto da me, comprende la musica dell’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” diretta dal maestro Antonio Sinagra».
Come definirebbe da grande Signora del palcoscenico quale è, la sua esperienza nel programma “Ballando con le Stelle” su Rai Uno?
«Un’esperienza importante. Ho lavorato nei mesi in cui per gli artisti, purtroppo, i teatri sono stati chiusi. Mi sono messa in gioco con coraggio. Ho imparato molto sulla danza. Sono stata su Rai Uno in prima serata di sabato per 10 settimane e ho portato in un programma di intrattenimento alcune mie performance di buon livello divise fra canto, recitazione e ballo.
Infine, ho scoperto un grandissimo amore da parte del pubblico napoletano e no. Un grande regalo! Ora questa esperienza è alle spalle. Sono già tornata al mio mondo e attualmente sono sul set di “Christian” la serie Tv di grande impatto in sei puntate su Sky, dove impersono Italia, la madre del protagonista interpretato da Edoardo Pesce».