mercoledì, Dicembre 18, 2024

Linea 1 metropolitana di Napoli: restaurate 4 opere d’arte della stazione Salvator Rosa

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Linea 1 della metropolitana di Napoli: tornano a nuova vita le opere di Renato Barisani, Enzo Cucchi, Ugo Marano, Mimmo Paladino presso la stazione Salvator Rosa.

Presentati questa mattina presso la stazione Salvator Rosa gli interventi di restauro eseguiti su 4 opere monumentali d’arte contemporanea. Alla cerimonia di restituzione delle opere alla collettività, hanno partecipato l’Assessore alla mobilità del Comune di Napoli Edoardo Cosenza, l’Amministratore Unico ANM Nicola Pascale, il Direttore dell’Accademia di Belle Arti Renato Lori.

Realizzati nell’ambito della Convenzione tra ANM e Accademia di Belle Arti di Napoli per la salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio di arte pubblica site specific delle Stazioni dell’Arte, i lavori di restauro sono iniziati lo scorso Luglio del 2021 e hanno interessato le opere Ritmo nello spazio di Renato Barisani; Senza titolo di Mimmo Paladino; Senza titolo di Enzo Cucchi, Napoli città madre di Ugo Marano, collocate nel parco esterno e presso la II uscita della stazione.

Dopo i restauri eseguiti sulle opere di Sol LeWitt ed Ettore Spalletti alla stazione Materdei, anche i nuovi interventi sono caratterizzati dall’esperienza consolidata dei cantieri-scuola: veri e propri laboratori multidisciplinari che hanno visto all’opera un team composto da restauratori professionisti, esperti in diagnostica delle cause di degrado e fotografi dell’Accademia, tesiste e studentesse del IV e V anno del Quinquennio in Restauro abilitante alla professione, sotto il coordinamento scientifico della prof.ssa Giovanna Cassese, in stretta collaborazione con gli storici dell’arte del Patrimonio Artistico ANM e i tecnici delle Opere Civili e degli Impianti Tecnologici ANM per un modello culturale di gestione che fa della cooperazione tra Istituzioni pubbliche, della conoscenza scientifica e della sinergia tra competenze specialistiche i suoi principali punti di forza per rilanciare un’efficace opera di salvaguardia.

Per la progettazione e realizzazione degli interventi straordinari di restauro di ciascuna opera, è stata svolta una specifica ricerca storico-artistica, documentaria e scientifica, completa di schedatura conoscitiva delle tecniche e dei materiali costitutivi, campagne fotografiche dedicate e indagini diagnostiche. A questo scopo sono stati anche coinvolti attraverso interviste i protagonisti della filiera del Contemporaneo: artisti, eredi, fondazioni, galleristi, artigiani, installatori.Linea 1 metropolitana di Napoli: restaurate 4 opere d'arte della stazione Salvator Rosa Complesso e articolato è risultato l’intervento sull’opera in ceramica di Enzo Cucchi che si presentava in uno stato di grave degrado a causa dei ripetuti atti vandalici, con fratturazioni e distacchi dei rivestimenti ceramici, diverse mancanze di piccola o media entità ed estese e spesse stratificazioni di graffiti. Anche “Napoli città madre”, la simbolica opera di Ugo Marano, la cui fruibilità era fortemente compromessa da graffiti vandalici e fenomeni di degrado, torna ora alla piena leggibilità. Il cantiere-scuola di entrambe le opere presso la II uscita della stazione, è stato diretto dal prof. Manlio Titomanlio, docente di Restauro per la decorazione.

La prof.ssa Merj Nesi, docente di restauro per la scultura, ha invece guidato il restauro delle opere metalliche “Ritmo nello spazio” di Renato Barisani e “Senza titolo” di Mimmo Paladino, collocate nel Parco esterno della stazione superiore per le quali è stato necessario un approfondito studio sperimentale soprattutto ai fini della rimozione delle superfetazioni derivanti da danni antropici e degrado ambientale. La campagna fotografica è stata condotta dal prof. Fabio Donato mentre le indagini diagnostiche dai prof. Claudio Falcucci e Donato Inverso.

La consolidata collaborazione scientifica tra ANM e Accademia di Napoli, che coniuga alta formazione e salvaguardia di un patrimonio pubblico di arte contemporanea tra i più ricchi al mondo, rappresenta un esempio di best practice divenuto un caso di studio anche a livello internazionale. Dopo la partecipazione alle Giornate Arte e Spazio Pubblico organizzate dalla Direzione Creatività contemporanea del MIC, la Convenzione e il restauro dell’opera Senza titolo di Enzo Cucchi saranno tra i protagonisti della 23ª Jornada de Conservación de Arte Contemporáneo del Museo Nazionale Reina Sofía di Madrid venerdì 25 Febbraio.Linea 1 metropolitana di Napoli: restaurate 4 opere d'arte della stazione Salvator Rosa Prossimo obiettivo entro Aprile, il restauro sull’opera in ceramica di Lucio Del Pezzo che riveste l’ascensore esterno della stazione Materdei mentre è in fase di definizione l’avvio dei nuovi cantieri per il restauro delle opere “A subway è cchiù sicura” di Perino & Vele a Salvator Rosa e sul dipinto murale di Michal Rovner alla stazione Municipio. Da fine Febbraio ANM riparte anche con le attività di conservazione programmata delle opere che prevedono, sempre sotto la supervisione scientifica dell’Accademia, il monitoraggio continuo dello stato di conservazione, l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria e correttiva e la redazione della relativa reportistica, con schede tecniche redatte per ciascun’opera, che vanno ad arricchire la banca dati digitale.

Tipologia e tempistica delle azioni vengono stabilite «caso per caso», sulla base di specifici piani di manutenzione, che individuano le soluzioni più appropriate in relazione ai materiali, alle tecniche e alla collocazione. Alcune istallazioni richiedono operazioni di cura più frequenti, anche mensili, a causa della tipologia di materiali, della collocazione in spazi esterni o in aree interne esposte a consistenti flussi di viaggiatori, mentre altre opere, protette da teche o realizzate con materiali più durevoli, permettono di intervenire con intervalli più lunghi, con periodicità trimestrale o anche semestrale.

La convenzione tra Azienda Napoletana Mobilità e Accademia di Belle Arti – commenta Nicola Pascale, Amministratore Unico Anm – continua a produrre importanti risultati“. “Dopo gli interventi di restauro nella stazione di Materdei, oggi portiamo a conclusione importanti interventi nella stazione Salvator Rosa e abbiamo già in programma nuove iniziative di conservazione a Municipio e sulle ulteriori opere a Materdei. Nel contempo l’azienda sta intensificando i progetti di valorizzazione e promozione delle stazioni dell’arte: l’accordo di partenariato con Procida capitale della cultura 2022 e la messa on line di un sito internet dedicato rappresentano due importanti iniziative destinate ad ampliare il numero dei fruitori delle opere d’arte della metropolitana”.

Il Comune di Napoli – ha dichiarato l’Assessore alle Infrastrutture e mobilità Edoardo Cosenzainsieme con ANM e Accademia di Belle Arti, rilancia e rafforza l’azione di salvaguardia del ricco patrimonio di arte pubblica presente nelle nostre metropolitane dell’arte. Un esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni pubbliche che mette al centro ricerca scientifica, alta formazione e conservazione delle opere”.

Per l’Accademia di Belle Arti di Napoli e per la sua Scuola di Restauro – ha evidenziato il Direttore Renato Lorila salvaguardia di questa grande raccolta di opere di arte pubblica contemporanea rappresenta un’opportunità determinante per la formazione dei futuri restauratori. Rappresenta anche l’occasione per fare rete tra istituzioni pubbliche a Napoli, attraverso un’azione istituzionale di terza missione, volta a valorizzare e a rafforzare il senso identitario di questo patrimonio materiale e immateriale da rendere sempre più fruibile per la città e da tramandare alle nuove generazioni“.

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