L’Instituto Cervantes di Napoli celebra Rafael Alberti a 25 anni dalla scomparsa, il 28 ottobre. In programma la proiezione del docufilm “Retornos de Rafael Alberti” e l’incontro con il poeta Juan José Téllez Rubio e il regista Fernando Santiago Muñoz.
L’Instituto Cervantes di Napoli celebra Rafael Alberti, una delle voci più ammirate del panorama lirico europeo del Novecento. Lunedì 28 ottobre, in occasione del venticinquesimo anniversario della morte del grande poeta di Cadice e del centenario della pubblicazione dell’opera Marinero en tierra, è in programma un doppio appuntamento nella sede partenopea dell’istituto Cervantes (in via Chiatamone, 6G).
Si inizia alle ore 18 con un incontro – ad ingresso gratuito – con il poeta e giornalista Juan José Téllez Rubio, grande conoscitore dell’opera di Alberti, che introdurrà la proiezione del documentario “Retornos de Rafael Alberti”. Saranno presenti anche il vicepresidente del Consiglio Provinciale di Cadice, Juan José Ortiz e il regista del docufilm, Fernando Santiago Muñoz che dialogherà con il pubblico presente al termine della proiezione. Juan José Téllez Rubio – autore della sceneggiatura del documentario – terrà anche una conferenza dal titolo “La geografia di Rafael Alberti e María Teresa León”. Il giornalista e scrittore è autore, tra l’altro, di numerose sceneggiature di documentari su scrittori spagnoli come José Manuel Caballero Bonald, Fernando Quiñones, Luis Berenguer, Carlos Edmundo de Ory.
Il documentario Retornos de Rafael Alberti – prodotto dal Servizio di Produzioni Audiovisive del Consiglio Provinciale di Cadice – presenta materiale inedito, testimonianze e ricordi del poeta spagnolo che ci permettono di ripercorrere la sua opera e la sua vita, strettamente legate all’Italia. In questo documentario, Rafael Alberti racconta le proprie esperienze con la Generazione del ’27 nella Residencia de Estudiantes, la preoccupazione per l’espansione del nazismo e del fascismo in Europa e il successivo esilio in Argentina e Italia. Racconta, inoltre, del suo frettoloso passaggio a Parigi – sull’orlo dell’occupazione da parte della Germania nazista – da cui riuscì a fuggire grazie alla mediazione di Pablo Neruda.
Questo lavoro, in lingua originale con sottotitoli in italiano, è un ritratto biografico che indaga oltre all’opera letteraria di Rafael Alberti – riconosciuta con il Premio Cervantes – anche la sua espansione artistica nella pittura e nell’incisione. Un capitolo è dedicato anche al suo ritorno in Spagna con l’avvento della democrazia e l’esperienza in politica. Nel documentario sono presenti anche testimonianze del direttore dell’Istituto Cervantes, Luis García Montero, di Aitana Alberti (figlia del poeta), così come Ángel Augier, Nicolás H. Guillén, Pablo Armando, Guillermo Rodríguez, Carmen García, Felipe Crespo, Gerardo Efraín e Luis Alberto Quesada.